GUERRA 103ESIMO GIORNO
Ostaggi, il compleanno più triste

Il 18 gennaio Kfir Bibas compirà un anno. Della sua sorte non si sa nulla, così come della sua famiglia. Tutti e quattro sono ostaggio di Hamas da 103 giorni: il fratellino Ariel di 4 anni, la madre Shiri, il padre Yarden. Insieme avrebbero dovuto festeggiare il compleanno di Kfir nel loro kibbutz, Nir Oz, e invece da oltre tre mesi sono in mano ai terroristi palestinesi. Per non dimenticare il piccolo e il destino di tutti i Bibas, Nir Oz ha deciso di celebrare il più triste dei compleanni. Nell’asilo abbandonato del kibbutz è stata allestita una dolorosa festa con un mazzo di palloncini arancioni – un richiamo al colore dei capelli dei fratellini – e una torta con la foto di Kfir. “Stiamo festeggiando il compleanno di un bambino che non è qui. Gli facciamo una torta, gli mettiamo palloncini, foto, benedizioni e tutto il resto e lui non è qui. È pazzesco”, ha commentato Yosi Shnaider, cugino di Shiri Bibas. Di loro parlerà domani a Davos il presidente d’Israele Isaac Herzog. Al World Economic Forum in corso in Svizzera, Herzog si è fatto accompagnare da alcuni famigliari dei 136 ostaggi prigionieri di Hamas a Gaza. L’obiettivo principale di questo viaggio è “aumentare la pressione internazionale per vedere il rapido e sicuro ritorno di tutti i rapiti a casa”, ha spiegato il presidente.
Agli ostaggi dovrebbero arrivare oggi alcuni medicinali frutto di un accordo mediato da Qatar e Francia. “Sebbene al momento il trasferimento dei farmaci stia procedendo secondo l’intesa, gli israeliani temono che le medicine cruciali non riescano a raggiungere i rapiti”, scrive ynet. Al sito d’informazione la nuora di uno degli ostaggi, Einav Mozes, ha espresso il proprio scetticismo. “Anche in passato avevano detto che sarebbe successo. Ho bisogno di prove che Gadi (79 anni) abbia ricevuto la sua medicina. Non sono per nulla fiduciosa”. Il materiale dovrebbe essere consegnato ai rappresentanti della Croce Rossa internazionale. Organizzazione che non ha mai visitato in 103 giorni nessuno dei prigionieri a Gaza. “Una vergogna”, sottolineano dal forum dei famigliari degli ostaggi. “Le immagini scioccanti dei rapiti in prigionia richiedono una crescente pressione sui Paesi coinvolti nei negoziati per arrivare a un rilascio immediato”, ha evidenziato il forum in una nota. “Non ci si può fermare al trasferimento dei farmaci”.

(Foto Forum ostaggi e famiglie scomparse)