PAGINE EBRAICHE – È in arrivo il numero di gennaio

“Quale memoria dopo il 7 ottobre?”. È l’interrogativo attorno cui ruota la prima pagina del numero di Pagine Ebraiche di gennaio, in distribuzione in questi giorni. Una copertina che ricorda come dopo la carneficina attuata da Hamas nulla più sarà come prima. Un punto su cui riflettono tra gli altri Simonetta Della Seta, presidente del gruppo di lavoro “Memoriali e Musei” dell’International Holocaust Remembrance Alliance, e rav Alfonso Arbib, presidente dell’Assemblea Rabbinica Italiana. Allarma la recrudescenza dell’antisemitismo collegata alla guerra in Medio Oriente. Al riguardo “l’accusa agli ebrei di uccidere i bambini ricorda la calunnia del sangue, cioè l’accusa di omicidio rituale, il cui primo caso documentato in Europa risale al 1144″, sottolinea rav Arbib. Preoccupa inoltre l’uso infelice di alcuni termini nel dibattito pubblico. Un tema al centro del progetto “Il significato delle parole”, realizzato dall’Ucei con il contributo dell’ambasciata tedesca in Italia. Lo presenta il consigliere dell’Unione Saul Meghnagi, sottolineando l’importanza di “precisare alcuni termini necessari all’analisi di eventi complessi e tali da richiedere chiarezza lessicale”.
Molte pagine, anche in questo numero, guardano all’estero. Da Haifa a Berlino, il giornale racconta l’impegno dell’artista Benzi Brofman, il “Banksy d’Israele”, in solidarietà agli ostaggi. Mentre Gadi Taub, opinionista Usa d’area conservatrice, mette in guardia contro i nuovi fermenti d’odio nei college e non solo: “Si legittimano i nazisti di oggi nel silenzio della maggioranza”.
Sarà una risata a “seppellire” veleni e rancori antiebraici? È la speranza di JewBelong e Frum TikTok: una satira virale online sui social media. Una testimonianza tra tante ci porta poi a Fiume, la città in cui si svolse “la vita drammatica dell’ebreo che non era ebreo”, cioè Angelo Adam, vittima dei tre totalitarismi del Novecento.
Molti altri ancora gli “ingredienti” del nuovo numero di Pagine Ebraiche, dallo sport alla cucina, dalle cronache comunitarie alla festa di Tu Bishvat in arrivo. Rav Michael Ascoli propone: “E se diventasse il giorno del volontariato nei campi?”.