ANTISEMITISMO – “Il nemico ideale” al Maxxi
Sala piena e posti in piedi alla Fondazione Maxxi di Roma alla presentazione del libro “Il nemico ideale” (Rai Libri) della giornalista Nathania Zevi. “Tutti si ricordano dov’erano l’11 settembre del 2001. Noi ebrei ci ricorderemo per sempre dove eravamo sabato 7 ottobre del 2023, quando i demoni del passato sono tornati a infestare le nostre vite, rendendoci consapevoli ancora una volta di non essercene mai davvero liberati”, scrive Zevi, che ha iniziato a lavorare a un progetto sull’antisemitismo prima che il massacro compiuto da Hamas rappresentasse uno spartiacque anche in questo senso. Un’opinione condivisa da tutti gli intervenuti.
“L’antisemitismo è un fatto drammatico basato sull’ignoranza e sulla costruzione comoda di un nemico”, ha affermato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, sottolineando anche che “la cultura ebraica ha dato tantissimo all’Italia” e il fatto “che non si abbia sufficiente consapevolezza di ciò” sia figlio di un pregiudizio da correggere. Per quanto riguarda la guerra in corso a Gaza, secondo il ministro nelle cronache degli eventi si perde spesso “il nesso di causalità, perché la guerra è la conseguenza fattuale di quello che è successo il 7 ottobre”. La presidente Ucei Noemi Di Segni ha definito l’opera di Zevi “un libro speciale che affronta un tema difficile, andando a fondo di ciascuna situazione”. Per Di Segni “è evidente che il 7 ottobre è cambiato il mondo, non solo in Israele” e che la carneficina attuata da Hamas inciderà anche sulla sfida di fare e trasmettere Memoria. Al riguardo ha spiegato che, davanti a una narrazione dell’odio che ha preso piede anche in Italia, il mondo ebraico si è interrogato se partecipare alle iniziative di quest’anno.
“Riscontro delle analogie con gli anni Trenta”, ha affermato il giornalista e storico Paolo Mieli. “Come allora c’erano delle cose che si sarebbero potute vedere prima e che poi sono risultate evidenti”. Secondo Mieli l’evento nella storia che più assomiglierebbe al 7 ottobre “è la Notte dei Cristalli”, quando nella Germania nazista del 1938 centinaia di ebrei furono trucidati, i negozi, le abitazioni e le sinagoghe date alle fiamme.
Gli onori di casa sono stati fatti da Alessandro Giuli, presidente della Fondazione Maxxi, che ha parlato di “libro sorretto da una fredda passione”. Mentre Roberto Genovese, direttore di Rai Libri, ha annunciato l’intenzione di pubblicare “almeno un testo all’anno su Shoah e antisemitismo”.
a.s.