EDITORIALE – “Dipende dal contesto”

Legge Scelba contro Legge Mancino. Ossia ricostituzione del disciolto Partito nazionale fascista contro rievocazione storica. Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno stabilito che il saluto romano non è reato quando è rievocazione. Le sentenze si rispettano e, soprattutto, si possono capire meglio alla luce delle motivazioni. Quando saranno depositate sarà forse più chiaro il senso di una pronuncia oggi poco comprensibile. Il saluto romano integra il reato di apologia di fascismo? Sì, no, solo in alcuni casi. A lasciare perplessi è soprattutto la mancanza di chiarezza. Tanto più che fare chiarezza fra le pieghe e le interpretazioni della legge è uno dei compiti della Corte di Cassazione. In attesa del chiarimento resta la sensazione di un dejà vu molto recente. All’inizio di dicembre tre rettrici di tre prestigiosi atenei statunitensi venivano audite dal Congresso Usa. Alla domanda incalzante di una deputata se i gesti e gli appelli antisemiti violassero o meno le regole dei rispettivi atenei, le tre accademiche rispondevano con un imbarazzato “dipende dal contesto”.
Come per il saluto romano.

dan.mos.