SCUOLA – Genocidio? La tutela della Memoria
passa anche dal linguaggio

Le parole pesano. Soprattutto quando sono usate male e decontestualizzate. L’UCEI, con il contributo dell’Ambasciata della Repubblica federale di Germania a Roma ha, per questo, promosso il progetto “Il significato delle parole”, realizzato dopo un lavoro di tre anni – coordinato da Raffaella Di Castro e Odelia Liberanome – su assi diversi.
Il primo: “Prevenire il pregiudizio, educare alla convivenza” che, come spiega il titolo, è un percorso di formazione per gli insegnanti; il secondo: “Natura e genesi del pregiudizio”, una disamina delle forme del razzismo; il terzo: “L’ebreo inventato”, uno studio dei pregiudizi antisemiti.
Il progetto sul significato delle parole si propone di precisare alcuni termini necessari all’analisi di eventi complessi e tali da richiedere chiarezza lessicale. È una condizione centrale per evitare banalizzazioni, schieramenti preconcetti, interpretazioni arbitrarie di fatti spesso tragici.
L’idea è che tanto le relazioni sociali, tra adulti e tra giovani, quanto la discussione sulla realtà sono mediate da questi “strumenti linguistici” con cui le persone e le collettività strutturano e trasmettono il sapere.
Il linguaggio è, di fatto, una delle risorse fondamentali per l’attività cognitiva, argomentativa e politica. Il linguaggio consente di dare espressione sensibile a contenuti e stati dell’esperienza, di collegarli in modo sistematico, di intervenire nel giudizio sulle cose, nella formulazione di proposizioni sulle situazioni, di passare dalla percezione immediata alla comprensione di ciò che si affronta. Per questo, in vista del Giorno della Memoria è parso utile fornire una definizione puntuale e inequivocabile delle parole che sono spesso usate per descrivere quanto accaduto. Le parole analizzate ed elaborate in questa prima disamina sono quattro: Genocidio, Pogrom, Apartheid, Crimini di guerra.
La loro definizione, sotto forma di schede, è stata affidata al professor Marcello Flores dell’Università di Siena. Specializzato in Storia del XX secolo e direttore del Master europeo in “Human Rights and Genocide Studies”.
Di seguito la prima della quattro schede. I materiali dei progetti e le schede sono disponibili sul sito Scuola e Memoria (scuolaememoria.it).

Saul Meghnagi, Consigliere UCEI