LA SPIGOLATURA – La Turchia da che parte sta?

Un giocatore israeliano, Sagiv Yehezkel, in forza alla squadra di calcio di Antalya in Turchia ha dedicato un gol agli ostaggi israeliani ancora detenuti dai terroristi di Hamas. Gesto di solidarietà umana verso tanti individui sofferenti. Tanto è bastato perché venisse arrestato e solo l’intervento del ministero degli Esteri israeliano gli ha permesso di recuperare la libertà, seguita dalla immediata espulsione dalla Turchia. Lieto fine dunque? No, niente affatto! La Turchia è un paese della Nato. E l’arresto per “incitamento all’odio” di una persona che esprime (pacificamente) simpatia e solidarietà verso le vittime del barbaro massacro perpetrato da Hamas finisce per coinvolgere l’intera alleanza atlantica. L’Italia (e gli altri paese Nato) non possono far finta di nulla e restare “amici” e addirittura alleati, di un paese che punisce con l’arresto la pacifica solidarietà verso le vittime di Hamas.
La Comunità ebraica in Italia è piccola, ma deve far sentire con forza la sua voce e pretendere che il paese si dissoci da un atteggiamento cosi disumano da sconfinare nella barbarie. Spero che l’Ucei chieda al nostro governo una presa di posizione ufficiale che dimostri al mondo che l’Italia è un Paese civile.

Roberto Jona