MEMORIA – In 500mila ascoltano la storia di Sami Modiano
Quattrocento studenti romani in sala e 500mila collegati a distanza da tutta Italia hanno ascoltato la testimonianza di Sami Modiano, 93 anni, uno degli ultimi sopravvissuti alla Shoah ancora in vita. “Voi dovete sapere. Quando non ci sarò, più ci sarete voi, e farete in modo che questo non accada mai più”, ha scandito Sami nell’aula magna dell’Università La Sapienza di Roma, raccogliendo l’invito a parlare dell’ateneo e della Fondazione Museo della Shoah. “Noi vogliamo che questo sia un contributo al presente, per consolidare un futuro che sia equo e non dilaniato dagli errori del passato”, ha detto la rettrice Antonella Polimeni aprendo l’incontro con il sopravvissuto nato a Rodi nel 1930 e deportato adolescente ad Auschwitz-Birkenau. Quello con Modiano è un legame stretto, ha poi spiegato la rettrice, citando la laurea honoris causa in Storia, antropologia e religioni che gli è stata assegnata nel 2013, ma anche altre circostanze in cui è stato possibile lavorare insieme, tra cui la traduzione in inglese della sua storia sotto al titolo “For This I Lived – My life at Auschwitz-Birkenau and other exiles”. Mario Venezia, il presidente della Fondazione Museo della Shoah, ha ringraziato Modiano “per tutto quello che fa, senza mai risparmiarsi”. Dopo aver espresso il proprio apprezzamento per la linea tracciata dalla Sapienza in tema di Memoria, Venezia si è rivolto ai tanti giovani presenti: “Grazie di essere venuti qui, perché è una vostra scelta. Mi auguro che possiate sempre scegliere tra il bene e il male”. Nel suo intervento Sami ha rievocato la profonda amicizia con Piero Terracina z.l: “Avevamo la stessa storia. Lui era un ragazzo di Roma, io ero un ragazzo di Rodi. Lui aveva perso tutti, io avevo perso tutti”. Fu proprio Piero a spingerlo verso la testimonianza attiva, invitandolo a partecipare a un Viaggio della Memoria organizzato dall’amministrazione comunale. Evento che ha rappresentato una svolta nella vita di Modiano. Da allora Sami ha un compito: parlare, raccontare, testimoniare, “affinché nessuno debba più vedere cosa hanno visto i nostri occhi”.