LIVORNO – Corteo silenzioso in centro per non dimenticare

Alcune centinaia di livornesi hanno partecipato a un corteo silenzioso per le vie del centro, da piazza XX Settembre alla sinagoga di piazza Benamozegh. “Chi dimentica il passato è condannato a ripeterlo”, uno degli slogan dell’iniziativa, organizzata per il Giorno dalla Memoria da Comunità di Sant’Egidio e Comunità ebraica in collaborazione con l’amministrazione comunale, la diocesi e Istoreco. “Spesso sentiamo proporre un parallelismo tra quel che accadde 80 anni fa e quel che sta succedendo a Gaza. È inaccettabile”, ha denunciato il presidente della Comunità ebraica Vittorio Mosseri nel descrivere una crescente “sensazione di insicurezza” tra gli iscritti, anche nel manifestarsi in pubblico come ebrei con segni visibili di riconoscimento come la kippah in testa. “Stiamo vivendo una nuova ondata di antisemitismo che ci costringe a riflettere e a porci delle domande, una su tutte: dove abbiamo sbagliato nella trasmissione della memoria?”, si è chiesto Mosseri. Il suo pensiero “è che abbiamo sbagliato a trasmettere l’idea del popolo ebraico soltanto come vittima”, con la conseguenza che “quando è costretto a difendere la sua civiltà come in questo caso viene additato da alcuni come un carnefice”. Tanti giovani al corteo. In una delle soste sono state scoperte due nuove pietre di inciampo di fronte alla casa in cui abitavano Liliana Archivolti, maestra dell’orfanotrofio israelitico di Livorno, e sua madre Elena della Torre.