MEDIO ORIENTE – Tajani in Israele: Sosteniamo formula due popoli due stati

“Sosteniamo con forza le azioni del governo israeliano contro le organizzazioni terroristiche e parallelamente vogliamo affrontare con i nostri amici israeliani la preparazione per un ritorno al confronto politico e diplomatico”. In visita a Gerusalemme, il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha ribadito in queste ore la posizione di Roma sul conflitto a Gaza. Sostegno nella lotta a Hamas, ma allo stesso tempo “avvio di un percorso politico” che porti “alla formula della soluzione dei due stati”. Parole pronunciate da Tajani dopo l’incontro con il presidente d’Israele Isaac Herzog, in linea con la posizione espressa dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. I governi di Roma e Gerusalemme sono stretti alleati, ma sul futuro stato palestinese le opinioni divergono. Meloni ha affermato in Parlamento di non condividere l’opposizione del premier Benjamin Netanyahu alla soluzione dei due stati. Ad Herzog e poi all’omologo Israel Katz, Tajani ha ribadito come per l’Italia questa soluzione sia “l’unica via per la pace in Medio Oriente”.
Salutato da Katz come “un vero amico del nostro paese”, il capo della Farnesina ha incontrato alcuni famigliari degli ostaggi da 111 giorni prigionieri nella Striscia di Gaza. “Non abbiamo altra scelta se non completare la nostra missione a Gaza, riportando tutti i rapiti a casa e neutralizzando Hamas”, ha spiegato Katz al collega italiano.
Nel colloquio tra i due si è parlato anche del confine nord. “Ho chiesto il suo intervento nei confronti del governo libanese per estromettere Hezbollah dal sud del paese”, ha reso noto il ministro israeliano. “Altrimenti il Libano dovrà affrontare un colpo devastante da cui non si riprenderà“. Nelle 24 ore precedenti Tajani si trovava proprio nel Paese dei cedri. Da qui ha confermato il sostegno italiano alla proposta Usa di allargare la zona cuscinetto tra Israele e Hezbollah di 7 chilometri. L’Italia è impegnata nella missione Unifil di pattuglia lungo la Linea Blu, la zona di interposizione tra i due Paesi. “Uno degli obiettivi della mia missione è favorire la de-escalation, lo dobbiamo fare parlando con Israele, con i palestinesi e con le autorità libanesi, stiamo cercando di raggiungere un accordo terrestre” sulla falsariga di quello raggiunto fra Libano e Israele sui confini marittimi, ha spiegato il capo della Farnesina.
Altro tema toccato nei colloqui in Israele, l’assistenza alla popolazione palestinese. “Attraverso la nave ospedale Vulcano (della Marina militare), attraccata in Egitto, a pochi chilometri da Gaza, l’Italia sta curando bambini palestinesi feriti e altrettanto stanno facendo medici e pediatri italiani negli Emirati Arabi Uniti”. Inoltre, ha spiegato il ministro, “stiamo lavorando per curare 100 bambini feriti negli ospedali italiani”. L’Italia, ha aggiunto, è pronta a costruire un ospedale da campo o dentro Gaza o immediatamente fuori dall’ingresso di Rafah, con l’aiuto degli egiziani.