MEMORIA – Di Segni (Ucei): Manifestazione propal il 27 sarebbe abuso

Sabato pomeriggio, nel Giorno della Memoria, il Movimento degli studenti palestinesi ha invitato i cittadini romani a scendere in piazza per “smascherare le incoerenze e le ipocrisie di un sistema che si batte il petto per le vittime di un genocidio già avvenuto mentre volta lo sguardo indifferente e complice di un genocidio in corso”. Gli studenti palestinesi si appropriano nel merito di alcune riflessioni di Primo Levi dopo l’esperienza nei campi di sterminio, tra cui il suo celebre monito “Perché ciò che è accaduto può ritornare”.
Un abuso della Memoria denunciato dalla presidente Ucei Noemi Di Segni, che in queste ore è tornata a rivolgere un appello agli organizzatori e alle forze dell’ordine affinché la manifestazione sia rinviata e si lasci il 27 gennaio al ricordo “della Shoah e di quanto avvenuto tra gli anni 1938 e 1945”. Una Memoria “da non abusare”, al pari delle parole di Levi, “per promuovere altre cause che meritano di essere affrontate con rispetto e attenzione” e non certo “con ostentazioni e distorsioni che generano odio, antisemitismo e vendetta”. Non è “quello che vogliamo vedere e vivere tutti insieme il 27 gennaio: la Memoria va rispettata”, aggiunge Di Segni. Per la presidente Ucei se “si vuol difendere un diritto o una aspettativa del popolo palestinese” non è confondendo o ribaltando i piani della storia “che la si esprime”.