MEMORIA – Roma ricorda il finanziere Adamoli, Giusto tra le Nazioni
Finanziere durante la Prima guerra mondiale, poi nominato dal regime fascista podestà di Teramo, Umberto Adamoli è stato riconosciuto a dicembre Giusto tra le Nazioni dallo Yad Vashem. Durante le persecuzioni nazifasciste, il podestà Adamoli aiutò diversi ebrei triestini e stranieri a sfuggire alla deportazione. Il suo nome è stato ricordato oggi nel corso di una cerimonia a Roma presso la Caserma “Gen. B. Sante Laria” della Guardia di Finanza organizzata per il Giorno della Memoria. Nell’occasione, è stata deposta una corona di alloro presso il Sacrario del Corpo. Successivamente, nel cortile “Dobrej” è stata scoperta la lapide dedicata alla memoria del tenente colonnello Adamoli. La commemorazione di “chi ha sacrificato la vita per salvare vite umane è un omaggio doveroso e coerente che va al di là della cerimonia stessa”, ha affermato la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, presente al fianco del generale Andrea De Gennaro, comandante della Guardia di Finanza. “Le 21 comunità italiane in Italia, si inchinano assieme a voi alla memoria dei caduti e a quella del finanziere Adamoli cui è dedicata la lapide posta oggi. Ogni giovane allievo, leva, comandante dovrebbe scolpire le parole ‘mai più’ sul proprio percorso e saperle associare a quell’imperativo di lucidità e libertà“, ha esortato Di Segni. La presidente Ucei ha poi sottolineato l’impegno della Guardia di finanza nel combattere oggi il terrorismo. “Una missione per la quale siamo profondamente riconoscenti”.
Dell’attualità ha parlato anche Raphael Singer, ministro consigliere dell’ambasciata d’Israele a Roma. “Purtroppo negli ultimi mesi, a partire dal massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre scorso e dalla situazione di guerra che ne è scaturita, abbiamo assistito a una terrificante ondata di antisemitismo in tutto il mondo, e anche qui, in Italia”, ha affermato. Un riemergere dell’odio antiebraico da non sottovalutare. “La Shoah – ha concluso il diplomatico – ha dimostrato che l’ideologia radicale e la terminologia estrema portano a una violenza disumana e mortale. È quindi nostro dovere comune, nostro impegno morale, combattere questa piaga e promuovere la tolleranza, la comprensione e il rispetto reciproco”.
Alla cerimonia hanno partecipato anche il coordinatore per la sicurezza Ucei, Gianni Zarfati, e l’assessore al patrimonio della Comunità ebraica di Roma, Isaac Tesciuba.