ISRAELE – Alla Knesset la sopravvissuta piange il nipote rapito da Hamas ITA Airways ripristina il Roma-Tel Aviv
Davanti alla Commissione della Knesset per i sopravvissuti alla Shoah, Bella Haim racconta il suo 7 ottobre. Ai presenti fa sentire il messaggio vocale del nipote, Yotam, mentre si trova nascosto nel kibbutz Kfar Aza. “Ciao nonna. Sono un po’ preoccupato, ci sono dei terroristi nel kibbutz, ma mi sto prendendo cura di me. Anche tu devi fare attenzione, possono arrivare ovunque”. È l’ultimo messaggio prima del rapimento di Yotam, che sarà poi ucciso a Gaza. “Non credevo che la tua storia sarebbe finita così, bellissimo ragazzo dai capelli rossi e dall’animo buono”. Un dolore indescrivibile, spiega la nonna, scampata alla Shoah, che ha risvegliato traumi del passato. “Sono sopravvissuta e ho combattuto per vivere. Pensavo di aver trovato la pace e di essere felice”, afferma con tristezza Bella. “Ti avevo promesso un mondo nuovo e migliore. Non siamo riusciti a mantenere la promessa. Sto ancora piangendo. Ancora una volta sono stata messa alla prova e cerco di scegliere la vita”.
Altri sopravvissuti alla Shoah hanno testimoniato l’orrore del 7 ottobre. “Non pensavamo di rivivere un trauma così atroce in Israele”, commenta Simcha Zohar, nonno di Omer Neutra, tra i 135 ostaggi ancora in mano a Hamas. L’accordo per il possibile rilascio dei rapiti è al centro dei negoziati tra Gerusalemme e i terroristi di Gaza. Gli Stati Uniti hanno espresso ottimismo, ma per il momento nulla si è concretizzato. Secondo il Washington Post uno dei termini discussi è il ritiro dall’area centrale di Gaza dell’esercito per sei settimane. Intanto sul terreno le operazioni militari continuano. Nel sud della Striscia sono in corso gli scontri più duri. Nei combattimenti tre soldati sono morti, portando a 223 il numero dei caduti dall’inizio della missione via terra nell’enclave controllata da Hamas. La polizia ha anche reso noto che Ran Gvili, che si pensava fosse tra gli ostaggi, è stato ucciso il 7 ottobre e la sua salma è stata presa dai terroristi.
Il conflitto è arrivato al suo 117esimo giorno e la fine, sottolineano da Gerusalemme, è ancora lontana. L’operazione militare ha portato a una significativa diminuzione dei razzi contro Israele e anche per questo ITA Airways ha annunciato che riavvierà i voli per Tel Aviv, interrotti con l’aggressione di Hamas. Dal 1° marzo saranno ripristinati gradualmente i collegamenti tra Roma Fiumicino e Tel Aviv Ben Gurion, inizialmente, inizialmente con tre frequenze settimanali (martedì, giovedì, domenica), che verranno incrementate nel corso dell’estate, compatibilmente con l’evoluzione dello scenario geopolitico.