LIBRI – Da Marx all’antisemitismo
dei conformisti: il libro di Manuel Disegni

La reazione di alcune “piazze” agli eventi in Medio Oriente ha riaperto un dibattito sull’antisemitismo a sinistra. Un fenomeno che ha radici lontane, come documenta il giornalista e dottore di ricerca in Storia della filosofia Manuel Disegni nel suo saggio “Critica della questione ebraica. Karl Marx e l’antisemitismo”, appena pubblicato dall’editore Bollati Boringhieri. Il libro, che amplia e sviluppa la tesi di dottorato discussa all’Università di Torino nel 2021, è stato al centro di un dibattito svoltosi nei locali della Comunità ebraica torinese, cui sono anche intervenuti gli studiosi Cesare Piancola e David Sorani. Partendo da una rilettura della vita e delle opere del padre del comunismo, Disegni riflette sulla genesi dell’antisemitismo moderno e sulla sua “spettrale persistenza” in fasce non irrilevanti della società, sinistra inclusa. “Normalmente si pensa che tanto più la sinistra sia radicale, tanto più sia suscettibile di antisemitismo. La mia tesi è invece opposta”, ha sostenuto durante la conferenza Disegni, che ha insegnato materie filosofiche nelle Università di Torino e Berlino e si è formato come giornalista nella redazione Ucei. Secondo Disegni “è la mancanza di radicalismo e di intelligenza politica a impedire di andare a fondo dei problemi sociali: quando non si ha coraggio, quando non si è abbastanza radicali, nascono quelle fantasie di comodo su alcuni ‘potenti’ da eliminare per avere un mondo più felice”. Chi scende in piazza, chi urla quegli slogan, più che radicale “sarebbe pertanto un conformista”, ha detto Disegni. Quello di Marx con l’ebraismo fu un rapporto complesso. “Non ho scritto questo libro per scagionarlo, ma per portare nuovi elementi di riflessione”, precisa l’autore. Ricevendo a fine 2022 il Premio Giancarlo Doria per la sua tesi, aveva evidenziato: “Se di tanto in tanto gli è capitato di indulgere alla retorica antiebraica allora in voga, si è trattato dell’errore di un uomo che non poteva avere il minimo sentore delle forze nefaste che in quella voga si annunciavano”.