IL CONVEGNO – Ebrei tra le due guerre,
racconti di vita da Fiume a Roma

Non è la prima volta che la Comunità ebraica di Roma collabora con l’Anvgd, l’associazione che rappresenta gli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia cacciati dalle loro terre. Il convegno “Ebrei tra le due guerre. Casi di studio: aspetti della vita sociale, economica e culturale a Roma e nell’Istria”, in programma domani mattina alla Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea, rappresenta però “l’inizio di un’attività più strutturata, con l’obiettivo di andare a fondo di vicende ancora poco conosciute”, sottolinea il direttore del Dipartimento comunitario dedicato a Beni e Attività Culturali Claudio Procaccia. “Un impegno necessario”, prosegue, “perché il racconto è spesso incompleto, sospeso tra certi tabù presenti a sinistra e certe mitologie in voga a destra”. Per venirne fuori “è essenziale soffermarsi sulle storie, come faremo noi domani”, incalza il dirigente, che trarrà le conclusioni a fine convegno, dopo che vari studiosi, con un contributo anche dell’associazione Progetto Memoria, ricostruiranno quell’epoca e le vite di alcuni suoi protagonisti. “In Italia molto poco si parla del contesto ebraico in quei territori. Eppure vi fu un’esplosione qualitativa di enorme impatto in tanti settori, dalla politica alla cultura. Un mondo cancellato in larga parte dalla Shoah e la cui sorte è anche emblematica rispetto alla capacità dell’antisemitismo di rinnovarsi nel tempo in varie forme e modalità. L’avvento dell’età dei Lumi non ha infatti impedito l’affermarsi di nuove mostruose irrazionalità, poi sfociate nello sterminio”, riprende il ragionamento Procaccia. Tra i relatori attesi al convegno una figura “ponte” tra i due territori: l’ebreo fiumano Gianni Polgar, nato nel Quarnero nel 1936 e dal 1939 residente a Roma, dove sopravvisse alle persecuzioni antisemite. A un convegno svoltosi in luglio alla Casa del Ricordo aveva dichiarato: “Ero un bambino di tre anni quando lasciai Fiume. I ricordi fisici sono ben pochi, ma una certa ‘fiumanità’ è sempre rimasta presente dentro casa”.

(Nell’immagine: Gianni Polgar)