OSTAGGI – “Torna”, “Rimarrai sempre”:
la poesia vola verso Gaza

“Le ore stanche che non fanno correre il tempo, le gambe pesanti che non trovano motivo per camminare, i giorni e le notti come i volti nelle foto. Tutto si ferma quando non sei qui”, cantano Idan Raichel e Avi Ochiayun in Torna. “Il sole è stato coperto dalla cenere degli angeli, gli sciacalli hanno digrignato i denti nei nostri campi, tutti i bambini sono vigili. Non dormiremo mai più, le tenebre di D-o ci hanno svegliato”, si dispera Roni Eldad in Cosa vedi. “Sorrido al cielo. Perché ridere non ha prezzo. Non è facile, ma è per te”, si commuove Moshe Perez in Rimarrai per sempre.
Sono tre dei 13 brani musicali e poetici selezionati dall’Ucei e dalla sezione romana dell’Associazione donne ebree d’Italia per l’evento “Canti e poesie da Israele in ricordo del 7 ottobre” che si terrà stasera a Roma a partire dalle 19 alla Biblioteca Nazionale dell’Ebraismo Italiano ‘Tullia Zevi’, a quattro mesi dal massacro compiuto dai terroristi di Hamas. Nel programma dell’iniziativa, che sarà possibile seguire anche online, ci sono inoltre alcune preghiere. Come quella elevata da Sara Seghel Kaz e Tamar Elad Epelbom, che all’Onnipotente chiedono: “D-o pieno di benevolenza, in un mondo in cui non c’è stata benevolenza, genera un riposo delicato, sotto le ali della Divina Presenza (Shechina), nelle virtù spezzate dello splendore umano, per l’anima di tutti i colpiti e uccisi nel pogrom e in tutti gli orrori del 7 ottobre”. È una preghiera anche la poesia scritta da Reut Hamiel dopo la strage: “Che io sappia e ricordi che ogni nome, anche il più estraneo, è un altro mondo perduto. Che era vivo e ora non lo è più”.

(Nell’immagine: un concerto di Idan Raichel)