MEMORIA – I poliziotti eroi del passato
e le sfide del presente

Il vice brigadiere Pietro Ermelindo Lungaro fu assassinato alle Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944, mentre gli agenti Emilio Scaglia e Giovanni Lupis trovarono la morte il 3 giugno a Forte Bravetta, poche ore prima che Roma venisse liberata. Tre eroi della Resistenza caduti per mano dei nazifascisti e a cui sono state dedicate stamane altrettante pietre d’inciampo, installate davanti all’ingresso della sede cittadina della Questura.
“Un contributo al racconto dei fatti storici per favorire una riflessione collettiva sul valore della memoria, che è custodita da queste pietre incastonate nei luoghi in cui uomini, donne e bambini innocenti furono strappati alla vita. Un simbolo tangibile che racchiude in sé nomi e storie, che testimonia il passato inserendosi nel presente”, ha affermato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi nel corso di una cerimonia alla quale sono intervenuti anche il questore Carmine Belfiore, il capo della polizia Vittorio Pisani, il prefetto Lamberto Giannini, il sindaco Roberto Gualtieri, la presidente Ucei Noemi Di Segni e l’ambasciatore d’Israele in Italia Alon Bar.
L’installazione rientra in un progetto più ampio di recupero della memoria storica per ricordare figure di poliziotti che hanno avuto un ruolo significativo per la salvezza degli ebrei e si sono prodigati nella lotta di Liberazione “nel luogo simbolo della vita quotidiana: la casa, il posto di lavoro o l’ufficio dove prestavano servizio”.
Oltre a esprimere gratitudine per le scelte compiute allora dai tre poliziotti eroi, la presidente Ucei ha portato il discorso sul presente, ringraziando le forze dell’ordine per ciò che fanno “ogni ora e ogni giorno, nel silenzio, con dedizione e professionalità, lontano dai riflettori e nella fatica che richiede lucidità e concentrazione costante”. Di Segni ha lodato l’azione in Italia e all’estero, parlando di una “cultura di vita e di responsabilità che accomuna chi è parte della grande famiglia della Polizia di Stato”. Un approccio non scontato “perché vediamo in altri luoghi e contesti cosa significa una forza organizzata per il male che strumentalizza civili” e chi invece si adopera “per la protezione” degli stessi.