ISRAELE – Operazione a Rafah: estratti due ostaggi
Louis Har (70 anni) e Fernando Marman (60) stavano dormendo quando, nel cuore della notte, le forze di sicurezza israeliane hanno fatto irruzione nell’abitazione in cui erano tenuti ostaggio. “Pensavamo di morire”, hanno raccontato i due ai parenti. Non hanno capito subito di avere davanti agenti israeliani. Poi la sorpresa e incredulità si è trasformata in gratitudine e sollievo: dopo 128 giorni di prigionia hanno capito di essere liberi. Sono stati ricoverati al Centro medico e Sheba e sono in buone condizioni. “Sono tornati pallidi e magri. Non vedevano la luce del sole da quattro mesi ed è evidente. Entrambi amano molto il buon cibo e quindi, col tempo, lo gusteranno di nuovo”, ha raccontato ai media la nipote di Marman, Gefen Sigal Ilan. I due, riportano i media israeliani, sono stati costretti a cucinare per i loro carcerieri.
“Louis ha parlato poco – ha raccontato il genero di Har, Idan Bejerano, al Canale 12 israeliano – non tanto di ciò che è successo lì (a Gaza). Era più preoccupato di capire cosa era accaduto a noi, ai figli e ai nipoti”. Con una evidente sorpresa nella voce Bejerano ha aggiunto: ” Louis non si è nemmeno dimenticato che oggi è il mio compleanno”.
Sia Har che Marman sono stati rapiti dalla casa di Clara Marman, liberata il 28 novembre nell’ambito dell’accordo con Hamas. Louis è il compagno di Clara, mentre Fernando è suo fratello. Il 7 ottobre anche la sorella di Clara, Gabriela Leimberg, e la figlia Maya erano state rapite, e poi rilasciate grazie all’intesa sul cessate il fuoco di fine novembre.
Nell’incontro in ospedale tra Louis, Fernando e Gabriela, non ci sono state parole, ma un lungo abbraccio, ha raccontato Bejerano. “Volevano solo riprendere da dove si erano lasciati”. Per il genero l’operazione di salvataggio “rappresenta l’essenza di Tsahal e dello Stato di Israele, i prigionieri sanno che l’esercito li raggiungerà, e siamo molto felici oggi. Ma dobbiamo ricordare che ci sono altri 133 ostaggi a Gaza, non sappiamo quale sia la loro situazione, non sappiamo necessariamente dove si trovino, e dobbiamo raggiungere un accordo il prima possibile, e portare nuova felicità al nostro popolo”. “Fernando e Louis: benvenuti a casa”, ha commentato il primo ministro Benjamin Netanyahu. “Saluto i nostri coraggiosi soldati per l’azione che ha portato alla loro liberazione. Solo la continuazione della pressione militare, fino alla completa vittoria, porterà al rilascio di tutti i nostri ostaggi”, ha affermato Netanyahu. “Non perderemo nessuna occasione per riportarli a casa”.