IL LIBRO – Nirenstein racconta il 7 ottobre:
Ieri i nazisti, oggi Hamas
Per credere che quello che è accaduto è realtà “ho dovuto guardare diverse volte il footage raccolto dagli uomini stessi di Hamas con le loro telecamere, ho dovuto ascoltare e riascoltare cento storie di orrore, visitare le rovine, incontrare i sopravvissuti… e ancora è difficile credere ai propri occhi e alle proprie orecchie”. Lo racconta Fiamma Nirenstein nelle riflessioni introduttive di 7 ottobre 2023. Israele brucia (ed. Giubilei Regnani), il suo ultimo libro, che sarà presentato alle 18 al Maxxi di Roma con l’intervento della presidente Ucei Noemi Di Segni e dei giornalisti Paolo Mieli e Giuliano Ferrara, moderati dall’editore Francesco Giubilei.
Per credere che quello che è accaduto è realtà “ho dovuto guardare diverse volte il footage raccolto dagli uomini stessi di Hamas con le loro telecamere, ho dovuto ascoltare e riascoltare cento storie di orrore, visitare le rovine, incontrare i sopravvissuti… e ancora è difficile credere ai propri occhi e alle proprie orecchie”. Lo racconta Fiamma Nirenstein nelle riflessioni introduttive di 7 ottobre 2023. Israele brucia (ed. Giubilei Regnani), il suo ultimo libro, che sarà presentato alle 18 al Maxxi di Roma con l’intervento della presidente Ucei Noemi Di Segni e dei giornalisti Paolo Mieli e Giuliano Ferrara, moderati dall’editore Francesco Giubilei. Il libro è un’antologia di articoli scritti per il Giornale dopo il 7 ottobre, preceduti da una breve sezione con testimonianze antecedenti al massacro e comunque attuali per i temi affrontati. “Delegittimare lo stato ebraico è la folle moda culturale di oggi”, denunciava Nirenstein alcuni mesi prima che i terroristi dilagassero nei kibbutz per uccidere e stuprare i loro abitanti, prima che Israele iniziasse a dar loro la caccia e che in alcune società occidentali si bruciassero nelle piazze le prime bandiere con la Stella di Davide. Un clima d’odio sempre più incandescente, con iniziative ostili che sono dilagate in ogni ambito. Nirenstein parla di vera e propria “onda dell’antisemitismo” riversatasi sia “sugli ebrei morti” che “sui vivi”.
Non sarebbe vero nemmeno “che a molti piacciono gli ebrei morti e non quelli vivi: non piacciono e basta”, accusa l’ex parlamentare, che vive da alcuni anni a Gerusalemme. “La Germania era un paese quasi per intero nazificato, e così è Gaza: le sue organizzazioni militari ed elettive, le scuole, gli ospedali, le strutture di controllo, l’uso della società civile, la repressione di ogni libertà e l’uso della violenza sono alcune delle similitudini di quei mondi in cui il diktat primario è uccidere gli ebrei”, prosegue nella sua analisi la giornalista, ricordando come alcuni colleghi in servizio a Gaza siano “in parte agenti di Hamas”, arruolati a volte persino dai grandi media internazionali che se ne sono serviti per i loro servizi e approfondimenti. “Oggi è interessante notare che gli assassini di Hamas godono in modo particolare del sostegno dei luoghi della cultura, che sono anche quelli in cui più si è delineata e definita la religione dei nostri tempi, quella dei diritti umani”, rileva ancora con amarezza. “E tuttavia questa religione rischia adesso di frantumarsi sulla demenza del doppio standard che non sa vedere la conclamata violazione di quei diritti umani da parte della Russia, della Cina e dell’Iran, diventato, per la vergogna del mondo intero, presidente della Commissione per i diritti umani dell’Onu”. La guerra porta morte e distruzione, questo è evidente. Ma l’augurio di pace, conclude Nirenstein, “è solo quello che comprende la pazienza, cioè un lungo e difficile sostegno nella dolorosa ma necessaria guerra contro Hamas”. Così fu d’altronde “con Al Qaeda e con l’Isis”. Il volume si apre con una testimonianza di Shachar Fridman, 21enne soldato d’Israele ucciso in novembre a Gaza. Questo il suo messaggio: “Non lasciare che la società ti imponga i suoi criteri di bontà, cerca solo di fare del tuo meglio, e anche quando non riesci, sappi sempre che è quella la strada per riuscire. Ama te stesso e il mondo intero. Quando irradi felicità, il circolo di gioia che si formerà intorno creerà un mondo migliore”.
(La presentazione del libro sarà trasmessa in streaming sul sito di Radio Radicale)