SPORT – Dedicata alle forze di sicurezza
la prossima Maratona di Gerusalemme
Durante l’azione militare a Gaza, il soldato Orr Sheizaf è rimasto ferito in modo grave a braccia e gambe, è stato operato ed è ancora in piena riabilitazione. Sarà comunque al via della prossima maratona di Gerusalemme, in programma venerdì 8 marzo mattina. Una perseveranza premiata dall’organizzazione della corsa, che l’ha investito del titolo di “ambasciatore” dell’evento. Decine di migliaia gli atleti attesi al via anche quest’anno, per una iniziativa il cui significato trascende la dimensione sportiva in una nazione ancora traumatizzata dal 7 ottobre e in guerra. “La forza di una società si misura dalla sua capacità di continuare la vita quotidiana”, ha dichiarato non a caso il sindaco della città Moshe Lion, annunciando a gennaio che la tredicesima edizione della maratona si sarebbe comunque disputata senza stravolgimenti nel calendario e che sarebbe stata dedicata “ai nostri eroici soldati”, alle forze di sicurezza e ai team di soccorso impegnati nel conflitto, che potranno iscriversi gratuitamente.
“La maratona di Gerusalemme è stata la mia prima gara. Mi emoziona il pensiero di tornarci, anche solo in modo simbolico”, ha detto Sheizaf, che sarà alla partenza del percorso breve di cinque chilometri. “La 13esima maratona di Gerusalemme si terrà in onore di coloro che salvaguardano la nostra sicurezza”, ha ribadito Liat Pitaro, direttrice del dipartimento Sport del Comune. In questo senso “Sheizaf rappresenta al meglio l’essenza della maratona: una tradizione basata sullo spirito di lotta, perseveranza e determinazione”.
Una campagna promozionale ad hoc si sta rivolgendo anche a potenziali runner italiani. Il messaggio è che se si ha Israele nel cuore questo è il momento giusto per dimostrarlo. Chissà che il messaggio non arrivi a Gianni Morandi, che qui corse nel 2015 con il consueto e travolgente entusiasmo: “Le salite e discese erano un po’ difficili, ma è stata una bellissima esperienza”, fu il suo commento a fine gara. Il Gianni nazionale deliziò poi gli Italkim durante un ricevimento in suo onore, raccontando del suo amore per la città e di come l’evento sportivo gli avesse regalato nuove, intense emozioni.
(Foto: Jerusalem Marathon)