SOCIETÀ – A Londra il comico sul palco ha la barba lunga

“L’umorismo è cugino di primo grado della speranza”, scriveva nel suo libro “Celebrating Life” il rabbino Jonathan Sacks. Nelle stesse pagine il rav, scomparso nel 2020, spiegava: “Mi piacciono le battute perché sono un modo poco serio di dire cose serie. Superano le nostre difese. Ciò di cui possiamo ridere, possiamo anche affrontare”. In questi tempi complicati per il mondo ebraico britannico – con un record di episodi di antisemitismo registrati negli ultimi mesi -, un sense of humour anglo-giudaico che accompagnerà il rabbino Mendy Korer nel suo debutto in questi giorni a Londra come stand-up comedian. Davanti a un microfono e a una platea, il rav sarà protagonista dello spettacolo comico “Un rabbino entra in un bar…”. “Sono io che faccio una seduta di terapia pubblica, condividendo con i miei compagni di bar tutte le preoccupazioni, le sfide, le avventure e l’ironia dell’essere rabbino”, ha spiegato Korer, rabbino della comunità Chabad di Islington, quartiere nel nord di Londra. L’originale iniziativa è nata per raccogliere fondi per l’acquisto di un Sefer Torah per la sua sinagoga. “Forse non sono del tutto sicuro di quello in cui mi sono cacciato, ma sarà divertente ed è per una buona causa”, ha sottolineato il rav al Jewish Chronicle.
Questo è il terzo spettacolo organizzato dai Chabad di Islington per finanziare il Sefer Torah, che sarà dedicato a un membro della comunità, Julian Young, scomparso nel 2021. In uno degli eventi Korer aveva fatto da cerimoniere, racconta l’organizzatrice della raccolta fondi Judy Ramjeet, compagna di Young. “Quando l’hanno visto le persone sono rimaste a bocca aperta” per le doti da intrattenitore del rav. “Il suo senso del tempo comico è impeccabile e le sue battute ci hanno fatto ridere”, ha detto Ramjeet. “Dopo lo spettacolo, in molti si sono avvicinati per suggerirgli di prendere in considerazione l’idea di fare il comico, e così l’idea ha preso piede”. Lo spettacolo andrà in scena il prossimo 25 febbraio. Un momento di leggerezza per ridere e sperare, come insegnava rav Sacks.