ISRAELE – Attentato a Ma’ale Adumin,
un morto, molti feriti

In licenza da una settimana dopo mesi di combattimento a Gaza, Hanania Ben Shimon, riservista di 23 anni, questa mattina era in auto con sua madre sull’autostrada 1. Si stavano dirigendo verso Gerusalemme, quando sono rimasti bloccati nel traffico vicino all’insediamento di Ma’ale Adumin. Là tre terroristi palestinesi sono scesi da un’auto a poca distanza e hanno iniziato a sparare con armi automatiche contro le macchine ferme. Hanno ucciso un ragazzo di 26 anni, Matan Elmaleh, e ferito altre dieci persone, tra cui Adi Zohar, una donna di 30 anni incinta. Il nascituro sta bene, riportano i media israeliani. La madre ha riportato ferite gravi, ma non è in pericolo di vita. “Ha visto un’auto centrarne un’altra davanti a lei. Ha pensato a un incidente. – ha raccontato il padre della donna, Eli Biton – Poi la portiera del conducente si è aperta. Il terrorista è andato dritto verso Adi. Lei ha visto l’arma e lui le ha sparato una volta, continuando la sua strada verso altri veicoli. È un grande miracolo che sia viva”.
Nel caos dell’attentato terroristico, Hanania è stato tra i primi a rispondere alla minaccia. “Ha sparato il primo proiettile attraverso il finestrino dell’auto, poi è uscito e ha lottato con uno dei terroristi. È riuscito a eliminarlo, rimanendo a sua volta ferito”, ha raccontato il padre del riservista a ynet. Hanania è ora ricoverato in ospedale con diverse ferite di proiettile all’addome. “È cosciente, le sue condizioni sono descritte come moderate. – ha spiegato il padre – Sono certo che si rimetterà presto e tornerà per salvare altre vite”.
Due dei terroristi sono stati eliminati sul posto, mentre un terzo è stato colpito mentre cercava di fuggire dalla zona. È ricoverato, ma non sono state rese note le sue condizioni. I tre sono arrivati da Betlemme con due veicoli diversi, creando loro volutamente l’ingorgo, secondo le ricostruzioni dei testimoni. Per la dinamica e per le armi usate – tra cui un M16 – la polizia israeliana ritiene si tratti di un attacco pianificato da tempo. In uno dei veicoli dei terroristi c’erano diversi proiettili e una granata.
Autorità e residenti di Maale Adumim hanno più volte definito l’area teatro dell’attentato come “una trappola mortale” per la facilità con cui si creano ingorghi e per la difficoltà eventualmente di fuggire. “Abbiamo avvertito decine di volte le forze di sicurezza del timore di un attacco su questa strada trafficata. Abbiamo chiesto nuovi checkpoint e di separare i veicoli israeliani da quelli palestinesi”, ha dichiarato Benny Kashriel, sindaco di Ma’ale Adumim.