GIOVANI – Rav Della Rocca: La diversità è un valore

Ieri si è concluso a Milano, con grande successo di partecipazione, il terzo e ultimo modulo del progetto di formazione Firgun i cui partecipanti (una cinquantina di ragazzi tra i 16 e i 19 anni) si ritroveranno a maggio a Firenze per l’evento conclusivo. Firgun, promosso dalle commissioni Ucei Giovani ed Educazione, si è realizzato grazie su impulso del consigliere Ucei Alex Zarfati, di Stefano Fiano, dell’Ufficio Giovani Nazionale Ucei coordinato da Genny Di Consiglio supportata da Alexandra Halfon.
Pensare a un progetto giovanile per il futuro significa mettersi in discussione, sforzandoci di armonizzare le nostre diversità e aspettative per offrire un’identità positiva ai nostri figli. Non solo quella di essere i pronipoti dei reduci della Shoah e di chi ha visto nascere lo Stato di Israele.
Affrontare i contenuti, approfondire le nostre radici e la nostra storia, senza enfatizzare tutto in chiave ideologica, mostra che i punti di comunione tra noi sono maggiori delle contrapposizione. I giovani ebrei italiani soffrono di una mancanza di comunicazione al loro interno quanto di un forte isolamento verso l’esterno. L’esigenza di sviluppare un dibattito interno, scambiarsi informazioni, accedere a materiali di conoscenza capaci di suscitare una crescita personale, è largamente avvertita in tutte le età. Ma non è sufficientemente soddisfatta dalle strutture attualmente operanti. Rispondere a queste problematiche non è un compito facile. Il disagio giovanile non può essere risolto con formulette preconfezionate, importate dall’esterno e lasciate cadere dall’alto.
Chi può ambire a sprovincializzare e proiettare la nostra gioventù nel grande dibattito ebraico mondiale senza dilapidare quel patrimonio di esperienze e di autenticità che rischierebbe di andar perduto? In un momento di crescente ostilità antiebraica, i giovani per primi non possono sottrarsi alla sfida del rilancio di un’identità positiva.
Il compito che Firgùn si propone è di creare una leadership comunitaria più formata e consapevole fornendo ai giovani partecipanti strumenti didattici moderni e competitivi per studiare e pianificare il passaggio generazionale nella vita delle nostre Comunità. Firgun propone ai suoi partecipanti un impegno serio e propositivo, di studio e di attività, per una crescita autonoma della propria identità ebraica, preparando al contempo al confronto con la società e la cultura circostante. Un’occasione di approfondimento e di costruzione di un’identità ebraica consapevole, nel rispetto della sensibilità culturale dei diversi partecipanti. Preparando una leadership capace di parlare in pubblico e tenere relazioni istituzionali, ma anche, e soprattutto, di pensare in modo ebraico. Solo così i giovani non diventeranno la sbiadita fotocopia dei loro genitori, dei quali fra l’altro non hanno potuto condividere l’esperienza storica. Trasmettiamo loro la consapevolezza che la nostra diversità è un valore e non una menomazione. Soltanto così potremo aiutarli ad essere protagonisti di quell’eredità culturale che il nostro destino ci ha assegnato. Preservando la nostra identità di minoranza, lottando per tenerla viva, saremo una garanzia di pluralismo per l’intera società e per le altre minoranze.
Può essere un’importante inversione di tendenza, chiamandoci a raccogliere una grande sfida: usare gran parte delle nostre risorse economiche e tutte le nostre energie per le nuove generazioni. È su questo terreno che si può vincere la scommessa di una comunità rinnovata e rivitalizzata.
Rav Roberto Della Rocca
Direttore Area Formazione e Cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e direttore scientifico del progetto Firgùn