ISRAELE – Braccio di ferro Bibi-Biden su Rafah

Continua il confronto a distanza tra il primo ministro Benjamin Netanyahu e il presidente Usa Joe Biden. Ultimo capitolo di questo scontro mediatico, l’intervista rilasciata in queste ore da Netanyahu all’emittente Fox News. Al premier è stato chiesto di commentare le parole di Biden a Msnbc in cui il capo della Casa Bianca ha definito un’eventuale operazione a Rafah come “una linea rossa” (che Israele non dovrebbe superare). Tra Gerusalemme e Washington c’è un’intesa su obiettivi e aspetti fondamentali della guerra, ma non su come raggiungerli, ha sottolineato il premier. E il disaccordo passa da Rafah. Per Netanyahu è impossibile chiedere a Israele di non entrare nell’ultimo bastione di Hamas. Qui, ha spiegato, si trova un quarto delle milizie del gruppo terroristico. “Non è pensabile lasciarle in piedi. È la nostra linea rossa. Non possiamo permettere che Hamas sopravviva”. Poi ha tracciato un paragone con la Seconda guerra mondiale. “Sarebbe stato come chiedere agli Alleati di non entrare a Berlino quando lì si trovava ancora un quarto delle forze naziste”. Sui rapporti conflittuali con Washington, il primo ministro ha parlato di “un disaccordo percepito” che non aiuta lo sforzo bellico”. Un’intesa invece avvicina “la vittoria e ovviamente il rilascio degli ostaggi”. Biden aveva criticato Netanyahu, affermando che “ha il diritto di difendersi, il diritto di continuare ad attaccare Hamas. Ma deve prestare maggiore attenzione alle vite innocenti perse a causa delle azioni intraprese”. “Secondo me sta facendo più male che bene a Israele”, ha ammonito il presidente Usa.
In queste ore Netanyahu, parlando del conflitto in corso, ha confermato la notizia dell’eliminazione di Marwan Issa, terzo in ordine di importanza nel comando di Hamas e vice di Mohammed Deif, il comandante dell’ala militare del gruppo terroristico. Secondo quanto riferito, nella notte di sabato Israele ha condotto attacchi estesi sul campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza, dove si presume si nascondesse Issa. “Siamo sulla strada della vittoria totale. Sulla strada di questa vittoria, abbiamo già eliminato il numero quattro di Hamas. Tre, due e uno sono in arrivo”, ha detto Netanyahu.