OLIMPIADI – Presidente Cio: Presenza Israele non in discussione
La presenza di una delegazione israeliana ai prossimi Giochi olimpici di Parigi non è a rischio. L’ha chiarito il presidente del Comitato olimpico internazionale, il tedesco Thomas Bach, che ha così messo un punto (forse) definitivo alle richieste di boicottaggio pervenute in questi mesi da alcuni ambienti ostili allo Stato ebraico, dentro e fuori lo sport. Durante un incontro con la stampa internazionale Bach non soltanto ha detto che l’argomento “è fuori discussione”, ma anche assicurato che misure speciali di sicurezza saranno prese per difendere l’incolumità di atleti e dirigenti della rappresentanza israeliana. Da giovane Bach è stato uno schermidore di alto livello e ha vinto un oro alle Olimpiadi di Montreal del 1976. Quelle precedenti, nella sua Germania, sono ricordate per l’attentato palestinese che nel settembre del ’72 violò il villaggio olimpico di Monaco di Baviera facendo undici vittime tra gli israeliani. “Dopo l’atroce attacco alla squadra israeliana sono sempre state adottate misure speciali”, ha dichiarato Bach, sottolineando come quel drammatico evento abbia rafforzato la consapevolezza delle autorità sportive sulla necessità di alzare in modo significativo la soglia di vigilanza. Molto gravi d’altronde, come ammesso anche dal presidente federale tedesco Frank-Walter Steinmeier nel cinquantenario della strage, erano state allora le carenze. Due anni fa Steinmeier chiese perdono “per l’inadeguata protezione offerta” e “per la pessima indagine successiva”. Monaco ha rappresentato uno spartiacque, ha fatto capire Bach, garantendo la massima attenzione delle forze di sicurezza non soltanto a Parigi, cuore della manifestazione, ma anche in tutte le altre città sede di gara.