PAGINE EBRAICHE – In arrivo il numero di marzo

La sorte degli ostaggi israeliani, la guerra a sud, le tensioni a nord e il futuro degli sfollati. E ancora: la pace, l’economia, i boicottaggi. È un tempo di “incertezza” su molti fronti, sottolinea il numero di marzo di Pagine Ebraiche in distribuzione in questi giorni, In apertura le testimonianze di alcuni italkim, gli italiani d’Israele, interrogati proprio sul domani. Uno dei temi caldi è il turismo, entrato inevitabilmente in crisi dal 7 ottobre e che inizia a presentare soltanto ora qualche segno di rilancio. Alcune compagnie hanno da poco riattivato i collegamenti da e per Israele. La speranza è che anche l’Italia, uno dei paesi di maggior afflusso secondo i dati sugli ingressi da poco diffusi, sia parte di questo processo. L’attenzione, nelle prime pagine del giornale, è anche per gli esteri. Sotto i riflettori ci sono in particolare l’Argentina del nuovo presidente Javier Milei (“Milei, il presidente con la mezuzah”) e la Polonia del nuovo primo ministro Donald Tusk (“La scommessa è il cambiamento, anche dei vecchi stereotipi”). Si parla poi di Memoria, con una proposta di Davide Riccardo Romano per rivedere impianto e contenuti delle iniziative legate al 27 gennaio e un racconto dell’assessore Ucei Livia Ottolenghi su un viaggio compiuto ad Auschwitz-Birkenau dai rappresentanti dallo sport italiano. Segue un’anticipazione sulla prossima mostra del Meis “Ebrei nel Novecento italiano”, a cura di Mario Toscano e Vittorio Bo (l’inaugurazione sarà il 29 marzo). Suddiviso in sette sezioni, l’esposizione illustrerà il percorso di acquisizione della cittadinanza, della perdita e infine della riacquisizione dei diritti. Come di consueto lo sguardo si posa anche sulle iniziative delle singole comunità, con un approfondimento in particolare sul presente e futuro della Bologna ebraica e il suo impegno per favorire l’aggregazione. In evidenza anche altri prodotti culturali, come il documentario biografico “Le valigie della storia” sulla vita della produttrice cinematografica Marina Piperno. O il libro “Zohar. Viaggio fotografico nei luoghi della cultura ebraica italiana”, un affascinante viaggio per immagini lungo la penisola. In un altro documentario, “A Night at the Garden”, si ricostruisce invece “un’alleanza poco kasher” per contrastare i simpatizzanti locali del nazismo nell’America del 1939. Chiudono il giornale una riflessione di Carla Reschia sul vegeterianesimo nell’ebraismo per la pagina A tavola (e non manca una ricetta), alcuni spunti di sport tra storia e presente, e un intervento del rav Giuseppe Momigliano sul “precetto della gioia” nel mese di Adar.