TALMUD – Un altro trattato tradotto in italiano
“Impariamo i valori positivi di ciascuno”
Il 22 marzo sarà nelle librerie “Sotà” (Sospetta adultera), il decimo trattato del Talmud babilonese tradotto in italiano nel quadro del protocollo d’intesa firmato nel 2011 da istituzioni dello Stato e mondo ebraico. Ma anche altri scaffali si riempiranno in futuro di pagine del Talmud “perché Talmud significa studio e vogliamo per questo invitare tutti a studiare insieme a noi”, ha dichiarato Clelia Piperno, la direttrice del Progetto Talmud, presentando la nuova iniziativa: una diffusione capillare di tutti i trattati finora stampati nelle biblioteche di Roma e provincia “con l’obiettivo di restituire al territorio una mappatura di conoscenza” su un pilastro dell’identità ebraica, patrimonio al tempo stesso particolare e universale. “Rafforzando la conoscenza, impariamo i valori positivi di ciascuno”, ha detto Piperno nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Palazzo Valentini in cui sono state delineate tappe e finalità dell’impegno. Al suo fianco Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma e presidente del Progetto Talmud, oltre che curatore del trattato in uscita, che ha sottolineato l’importanza del Talmud nella cultura ebraica e richiamato il fatto che “questa grande operazione culturale” abbia il proprio centro nella città di Roma, dove nel 1553 si tenne un rogo del Talmud tra i più drammatici di sempre. Nello stesso luogo, Campo de’ Fiori, nel 1600 fu poi ucciso Giordano Bruno. Ciò non avvenne per caso, ha fatto capire rav Di Segni, perché come la storia ha più volte dimostrato prima si bruciano i libri e poi succede che sul rogo ci finiscano gli uomini. “Abbiamo fortemente cercato e voluto questa collaborazione tra le istituzioni per portare avanti il nostro processo di conoscenza della storia attraverso gli scritti del Talmud. Parole che hanno rappresentato la linfa che ha tenuto in vita il popolo ebraico in questi secoli”, ha ancora affermato il rav, lodando il sostegno ricevuto da tutti i governi succedutisi dal 2011 a oggi. Forte apprezzamento dalle istituzioni coinvolte. Lamberto Giannini, il prefetto di Roma, si è detto “entusiasta per questa iniziativa di grande importanza e intelligenza: il Talmud è ben noto agli ebrei, ma deve essere apprezzato anche fuori dal mondo ebraico”. Il vicesindaco di Roma Pierluigi Sanna ha spiegato che il progetto partirà da cinque biblioteche individuate tra le più significative, per allargarsi sempre di più in un dialogo “che coinvolga le comunità locali e i cittadini”.