ANTISEMITISMO – La Hollywood ebraica contro Glazer
Una lettera aperta per contestare in modo netto e inequivocabile le dichiarazioni su Israele del regista Jonathan Glazer. A firmarla, oltre 450 tra attori, registi, sceneggiatori, produttori, tutti parte di Hollywood e accomunati dall’identità ebraica. «Rifiutiamo che la nostra ebraicità venga strumentalizzata allo scopo di tracciare un’equivalenza morale tra il regime nazista», che ha cercato di sterminare un popolo, e «la nazione israeliana, che ha cercato di evitare il proprio sterminio», denunciano i firmatari. Una parafrasi di quanto dichiarato da Glazer durante la notte degli Oscar. Ritirando il premio come miglior film straniero per il suo La zona d’interesse, – pellicola dedicata alla vita del comandante di Auschwitz – il regista inglese era intervenuto polemicamente sul conflitto tra Israele e Hamas. «Siamo qui come uomini che rifiutano la strumentalizzazione della loro ebraicità e dell’Olocausto da parte di un’occupazione che ha portato al conflitto per così tante persone innocenti. Che siano le vittime del 7 ottobre in Israele o dell’attacco in corso a Gaza», aveva dichiarato Glazer. Parole applaudite dal pubblico presente a Los Angeles, ma criticate da una larga parte del mondo ebraico americano. A cui ora si aggiungono molte voci ebraiche di Hollywood. «Ogni morte di civili a Gaza è tragica. Israele non sta prendendo di mira i civili. Sta prendendo di mira Hamas. Il momento in cui Hamas rilascerà gli ostaggi e si arrenderà sarà il momento in cui questa guerra straziante finirà», si legge nella lettera aperta indirizzata a Glazer. Al regista britannico viene anche contestato l’uso della parola «occupazione». Adottarla «per descrivere un popolo ebraico indigeno che difende una patria che risale a migliaia di anni fa, riconosciuta come stato dalle Nazioni Unite, distorce la storia. Dà credito alla moderna diffamazione del sangue che alimenta un crescente odio antiebraico in tutto il mondo, negli Stati Uniti e a Hollywood».
Per gli oltre 450 attori, registi, produttori dopo il 7 ottobre e la crescita esponenziale dell’antisemitismo a livello globale hanno rafforzato «la necessità di avere lo stato ebraico di Israele. Un luogo che ci accoglierà sempre, come nessuno stato ha fatto durante la Shoah descritta nel film del signor Glazer».
(Nella foto, un’immagine del discorso di Jonathan Glazer agli Oscar)