DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 21 marzo 2024
«È un’escalation che ha raggiunto livelli di gravissima preoccupazione, bisogna favorire anziché isolare la conoscenza della realtà israeliana». L’allarme lanciato dalla presidente Ucei Noemi Di Segni per il clima e i provvedimenti contro Israele negli atenei italiani è ripreso oggi dai diversi quotidiani. «Da Torino a Napoli mozioni anti-Israele: Fermate l’ondata di odio negli atenei», titola ad esempio Repubblica.
Sulla questione atenei e Israele, riportano tra gli altri Corriere e Giornale, è intervenuta in parlamento anche la premier Giorgia Meloni: «Considero grave e preoccupante l’ondata di antisemitismo dilagante nell’opinione pubblica – ha affermato – Considero grave e preoccupante che il senato accademico dell’Università di Torino scelga di non partecipare al bando per la cooperazione scientifica con Israele, e lo faccia dopo un’interruzione con occupazione da parte dei collettivi». In sintonia con Meloni, scrive la Stampa, anche il leader 5 Stelle Giuseppe Conte, contrario ai boicottaggi. “Scelta opinabile, ma gli Atenei sono autonomi”, sostiene la senatrice Pd Simona Malpezzi.
«Non c’è intenzione di far arrabbiare nessuno, non è boicottaggio men che meno antisemitismo», dichiara a Repubblica il rettore dell’università di Torino, Stefano Geuna, investito dalle polemiche per la mozione approvata dal Senato accademico contro la partecipazione al bando 2024 Italia-Israele del ministero degli Esteri. Geuna afferma: «Tutti gli accordi in vigore con le università israeliane, che sono tanti, restano validi. Su quel bando specifico è stata fatta una considerazione da parte della comunità accademica che va rispettata per quello che è».
La mozione di Torino è il frutto di pressioni di un gruppo di studenti, che hanno accusato Israele di genocidio e invocato il boicottaggio. «Nelle parole degli studenti non ho visto antisemitismo, ma piuttosto un approccio semplicistico a un problema molto complesso», afferma al Foglio Susanna Terracini, l’unica docente a votare contro la mozione. «Le inesattezze dette dagli studenti – prosegue Terracini – mi hanno fatto pensare che occorre aumentare, e non diminuire, le occasioni di interazione fra studenti italiani, israeliani e palestinesi. Queste sono un bene, e non un male, perché permettono di comprendere le ragioni degli altri, anche quando non sono condivisibili».
L’indagine della Digos e della polizia postale di Torino, diretta dalle Procure per i Minorenni di Torino e Salerno, ha smantellato un network di estrema destra all’interno del quale venivano diffusi contenuti antisemiti e xenofobi. In particolare, raccontano i dorsi locali di Corriere e Repubblica, sono state disposte misure cautelari per un 18enne che in rete invocava «la morte degli ebrei». La Stampa lo definisce «un aspirante terrorista».
La scrittrice Benedetta Tobagi racconta su Repubblica la decisione di partecipare a un viaggio della memoria ad Auschwitz.