EDUCAZIONE – L’impegno contro il pregiudizio di Ucei e Cei
Ottolenghi (Ucei): La conoscenza batte l’antisemitismo
Insegnanti di religione, ma anche di italiano e storia. Provenienti dal nord, dal centro e dal sud Italia.
Esperienze diverse a confronto a Firenze, alla fiera nazionale dedicata all’innovazione nella scuola Didacta che ha ospitato un laboratorio sul calendario ebraico e il ciclo delle feste incentrato sulle 16 schede per conoscere l’ebraismo stilate da Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e Conferenza Episcopale Italiane per correggere alcuni pregiudizi ancora diffusi nei libri di testo. Didacta è la manifestazione più importante del settore, con quasi 1800 eventi e 400 fra seminari e workshop, con l’obiettivo di «favorire il dibattito» sul mondo dell’istruzione tra enti, associazioni, imprenditori, insegnanti, dirigenti scolastici e ambito accademico. «Far parte di un contesto come questo è già un obiettivo raggiunto», ha spiegato l’assessore Ucei alle politiche educative Livia Ottolenghi aprendo il laboratorio, ideato dai Servizi educativi del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara e visitato tra gli altri dalla coordinatrice del comitato organizzatore della fiera, l’ex parlamentare Anna Paola Concia.
«Ucei e Cei, insieme, abbiamo analizzato quello che non andava nei libri di testo e realizzato queste schede. Un lavoro che vuole essere di aiuto agli editori, ma che costituisce di per sé una buona pratica per quanti operano in questo ambito». Lavorare «insieme» è la strada, ha proseguito Ottolenghi, sottolineando la necessità di «valorizzare gli aspetti che ci uniscono e rispettandoci a vicenda: solo attraverso la conoscenza supereremo antisemitismo e razzismo». D’accordo con lei Sara Cividalli, assessore dell’Unione con delega ai progetti Ucei-Comunità e consigliera per la Comunità di Firenze: «Le 16 schede sono un progetto bellissimo, ne ho parlato in occasione di alcuni incontri interreligiosi. Fare questa esperienza è una opportunità importante per tutti».
Il progetto «sta dando frutti» anche secondo Ernesto Diaco, direttore dell’Ufficio Nazionale della Cei per l’educazione, la scuola e l’università. «Stiamo lavorando affinché queste schede siano fruibili su tutto il territorio nazionale», ha poi annunciato don Giuliano Savina, che alla Cei dirige l’ufficio Ecumenismo e Dialogo. «A noi interessa che la formazione sia permanente, continuativa, per combattere l’antisemitismo non soltanto con le parole ma attraverso fatti e progetti formativi». Coordinati da Federica Pezzoli del Meis, gli insegnanti hanno poi lavorato sul significato delle feste e sul tempo nell’ebraismo nella sua doppia dimensione lineare e ciclica.