ISRAELE – Blinken: Accordo più vicino
Prima in Arabia Saudita, ora in Egitto e domani in Israele. Nella sua sesta missione in Medio Oriente dal 7 ottobre, il segretario di Stato Usa Antony Blinken sta cercando di tirare le fila con gli alleati americani per raggiungere un accordo su Gaza. L’obiettivo è arrivare alla liberazione di almeno una parte dei 134 ostaggi ancora in mano a Hamas (secondo Tsahal, i prigionieri in vita sono 99) in cambio di un cessate il fuoco. Ieri, lasciando Gedda, Blinken si è lasciato andare a un cauto ottimismo. «Le distanze si stanno riducendo e credo che un accordo sia molto possibile», ha dichiarato. «Abbiamo lavorato duramente con Qatar, Egitto e Israele per mettere sul tavolo una proposta forte. Hamas non l’ha accettata. Sono tornati con altre richieste. I negoziatori ci stanno lavorando proprio ora», ha aggiunto. Per il segretario di Stato l’onere è tutto sulle spalle di Hamas. Se il gruppo terroristico «ha a cuore il popolo che pretende di rappresentare, allora deve raggiungere un accordo». Solo un’intesa potrebbe portare a un cessate il fuoco e «alleviare le tremende sofferenze della gente, portando più assistenza umanitaria e dandoci la possibilità di avere qualcosa di più duraturo», ha concluso Blinken.
Secondo il quotidiano Haaretz, su due punti in particolare le parti non trovano un’intesa: La richiesta di Hamas per il ritorno dei palestinesi nel nord della Striscia e il meccanismo per la distribuzione degli aiuti umanitari. Israele continua a opporsi al rientro degli sfollati perché ha ancora la necessità di intervenire militarmente nell’area settentrionale di Gaza. Sugli aiuti, Hamas vuole che sia l’Unrwa ad avere la responsabilità della distribuzione, mentre Gerusalemme è contraria perché la considera troppo legata ai terroristi e vorrebbe un ente terzo.
Nel frattempo i media israeliani raccontano di un convoglio di 200 camion con aiuti umanitari pronto a entrare a Gaza, con il via libera di Israele.
(Nell’immagine, l’incontro a gennaio tra Blinken e il gabinetto di guerra israeliano)