ROMA – Ester e Vashtì: oltre alla mostra, un convegno al femminile

Da qualche giorno il Museo ebraico di Roma ospita una mostra su Ester, la coraggiosa regina le cui gesta sono state appena rievocate durante le celebrazioni della festa di Purim. Il convegno “Ester nella storia. Metamorfosi di un racconto biblico” al via invece martedì mattina affronterà la fortuna di questa figura anche fuori dal mondo ebraico, con un approccio multidisciplinare e due giornate di studio: la prima in programma all’Università di Roma Tor Vergata, la seconda al Museo ebraico stesso. L’iniziativa del Centro Romano di Studi sull’Ebraismo (CeRSE) dell’ateneo affronterà tra gli altri temi come le attestazioni epigrafiche di Ester nell’antica Roma, la sua proiezione nell’iconografia rinascimentale, le letture politiche del personaggio in età moderna, il modo in cui Ester è entrata nella riflessione filosofica dopo Auschwitz.
Si parlerà però anche dall’altra figura femminile della storia, “Vashtì moglie ribelle”, di cui tratterà la professoressa Elèna Mortara (Università Tor Vergata) in una relazione in cui, anticipa la studiosa, «approfondirò la sua rivisitazione nella letteratura dell’Ottocento e Novecento, soprattutto americana e britannica: c’è tanto da raccontare». Si tratta di un capitolo non così noto in cui il personaggio di Vashtì, che osò ribellarsi all’ingiunzione del marito, divenne per questa sua scelta «un punto di riferimento del movimento femminista».

Nell’immagine: Shalom d’Italia, Meghillà Momigliano, 1640 ca., legno, avorio e incisione a bulino acquerellata su pergamena, cm 22 x 65 Casale Monferrato, Museo di Arte e Storia Antica Ebraica