USA – Addio a Joe Lieberman, il senatore kasher

Per decenni una delle voci ebraiche più importanti della politica americana, Joseph Lieberman, scomparso ieri a 82 anni, è stato il primo ebreo candidato alla vicepresidenza Usa. A sceglierlo come suo braccio destro era stato il candidato democratico Al Gore in corsa per la Casa Bianca nel 2000. Corsa finita con la sconfitta, per una manciata di voti, per mano del repubblicano George W. Bush. Nell’annunciare nel 2012 il passo indietro dalla politica, Lieberman parlò del significato simbolico di aver corso alla vicepresidenza Usa. «Non posso fare a meno di pensare anche ai miei quattro nonni e al viaggio che hanno fatto più di un secolo fa», disse, riferendosi ai nonni che dalla Polonia e dall’Ungheria trovarono rifugio a inizio Novecento negli Usa. «Nemmeno loro avrebbero potuto sognare che il loro nipote sarebbe diventato un senatore degli Stati Uniti e, poi, un candidato alla vicepresidenza in grado di rompere le barriere».
Nato Stamford, nel Connecticut, nel 1942, Lieberman è cresciuto in una famiglia ebraica ortodossa. Più volte ha raccontato di rispettare la kasherut (le regole alimentari ebraiche) e di osservare lo Shabbat, per questo si è sempre rifiutato di fare campagna elettorale il sabato. Sul tema nel 2011 ha scritto un libro: “Il dono del riposo: Riscoprire la bellezza del sabato”.
Lieberman era conosciuto come un politico indipendente con visioni sia progressiste sia conservatrici. Ad esempio fu uno strenuo difensore del diritto all’aborto e si impegnò per abolire la regola del «don’t ask, don’t tell» che proibiva ai gay di servire apertamente nell’esercito. Allo stesso tempo era un falco in materia di affari esteri. Dopo l’11 settembre 2001, è stato tra i padri del Dipartimento di Sicurezza Nazionale, istituito in risposta agli attacchi terroristici. La sua propensione ad allinearsi con due colleghi repubblicani, i senatori John McCain e Lindsey Graham, in particolare per quanto riguarda la politica militare americana in Iraq, gli costò la candidatura al Senato del suo partito nel 2006. Eppure, riuscì a vincere la rielezione correndo da indipendente. Nella sfida tra l’amico McCain e il candidato democratico Barack Obama, scelse McCain.
Strenuo sostenitore d’Israele, di recente aveva criticato l’intervento del senatore democratico Chuck Schumer per un cambio di governo a Gerusalemme. Da Israele è arrivato un messaggio di cordoglio del presidente Isaac Herzog per la sua scomparsa. «Joe è stato un grande statista, un vero patriota e un fermo amico del popolo di Israele. La sua eredità sarà quella della dedizione al dovere e della devozione al suo paese, alla sua fede, al suo popolo, alla sua famiglia», ha commentato il capo dello stato.