PAGINE EBRAICHE – Il numero di aprile è in arrivo (in incognito)

Monta la protesta contro Israele negli atenei italiani. Una contestazione sempre più allarmante, ricorda la prima pagina del numero di aprile di Pagine Ebraiche in distribuzione in questi giorni. Da qui si parte per un invito ad «aprire la mente» contro la pratica del boicottaggio sostenuta da gruppi di studenti e accolta da rettori e senati accademici compiacenti. È un tema sul quale il giornale dell’ebraismo italiano si sofferma in molte pagine, dando voce a docenti ed esperti del mondo dell’università, ma riportando anche una testimonianza da quello della scuola: anche qua il pregiudizio è entrato dalla porta principale
Riparte dall’agricoltura la speranza di Israele. Su Pagine Ebraiche il racconto di una missione di alcuni giovani ebrei, anche italiani, che hanno lavorato nei campi e si sono sentiti «come i primi pionieri del secolo scorso». Di segno opposto il racconto di una visita a Kfar Aza, uno dei kibbutz travolti da Hamas, dove il tempo si è fermato e sono rimasti i giardini in fiore «tra le case sventrate e bruciate». Sempre restando in Israele un approfondimento con interviste e dati è dedicato ai haredim, all’incirca un quinto della popolazione, e al loro coinvolgimento nella società e nell’esercito. Un tema dibattuto dalla politica e che avrà un peso non irrilevante sulla tenuta dell’esecutivo.
Giù le mani dal 25 aprile, chiede in una intervista il presidente emerito della Corte costituzionale Giovanni Maria Flick. «La Resistenza non è proprietà né di una parte politica né di singole associazioni», sottolinea il giurista.
Spazio come di consueto alle cronache comunitarie, dalla nuova mostra del Museo ebraico di Roma sulla figura di Ester alla recente istituzione di una yeshiva a Venezia sulla soferut, l’insieme delle leggi e regole dedicate alla scrittura dei rotoli della Torah, passando dal progetto di recupero in corso della sinagoga piemontese di Chieri. Si parla poi di libri e in particolare di memorie personali e familiari tra Roma, Livorno e Trieste, mentre sono in libreria anche una nuova edizione del midrash sulla Genesi e una graphic novel dedicata all’intreccio tra mondo arabo e mondo ebraico vince un premio della Bologna Children’s Book Fair. Per la sezione sport il sindaco di Gerusalemme Moshe Lion anticipa alcuni suoi progetti per rilanciare la città, mentre nelle pagine di “A tavola” ci sediamo sulla Pankina telaviviana di Scialom Zarrugh tra pasta, pesce e solidarietà.
Si avvicina una delle solennità più importanti del calendario ebraico, Pesach. Festa di liberazione e festa di consapevolezza. Liberi «di fare cosa» e «di essere chi» lo illustra il rav Gianfranco Di Segni nel suo intervento. Mentre l’agronomo Roberto Jona, in un’altra riflessione sulla festa, documenta l’origine del lievito.

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Alla fine di questa presentazione dei contenuti del giornale forse vi chiederete: dov’è la prima pagina, come le altre volte? Abbiamo scelto di oscurarla come atto simbolico, perché è purtroppo quello che abbiamo dovuto fare per la spedizione del mensile, che è in arrivo nelle case imbustato in modo da non essere riconoscibile, rispondendo a una richiesta di «prudenza» pervenuta da numerosi abbonati. Anche oggi gli atomi sono ancora più facili da spezzare del pregiudizio. E dell’odio.