DAI GIORNALI DI OGGI
Bokertov 25 aprile 2024

I vergognosi insulti contro la Brigata Ebraica proferiti da gruppi propal e ostili a Israele a Porta San Paolo, in un clima di intimidazione verso chi sfilava sotto quelle insegne, hanno inaugurato il 25 aprile romano. Nel corso della giornata si temono altre contestazioni violente. «L’allerta sicurezza è già al massimo da giorni per questo 25 Aprile», riporta il Corriere della Sera. L’ultimo campanello d’allarme, informa il quotidiano, «è suonato a Torino con gli scontri tra i collettivi universitari e le forze dell’ordine». Il tema di possibili scontri è su molte prime pagine e poi affrontato in articoli di cronaca, interviste, approfondimenti. Tra gli altri il Giornale accusa: «Filo-Hamas e centri sociali alleati. Gli estremisti si prendono la piazza».

Uno dei cortei più “attenzionati” sarà quello nazionale di Milano, dove non ci sarà il gonfalone della Comunità ebraica. «Sarà l’anniversario di tutti coloro che vanno in piazza per dire liberiamo questo o quello. I palestinesi diranno che è l’anniversario della loro liberazione. L’Anpi e la Cgil non hanno preso le distanze da queste posizioni come avevamo concordato», dichiara il presidente degli ebrei milanesi Walker Meghnagi a Repubblica. Meghnagi denuncia un clima pesante: «Siamo tornati all’ebreo della diaspora che deve discolparsi per i suoi legami con Israele».

«Viva gli eroi dell’antifascismo», titola il Foglio in una prima pagina con le bandiere dell’Ucraina e della Brigata Ebraica. Il Foglio pubblica una testimonianza di Piero Cividalli, 98 anni, ex combattente della Brigata Ebraica. «Mai come quest’anno l’ostilità arriva forte fin qui», racconta Cividalli da Israele. Sempre al Foglio, l’ex presidente dell’Anpi milanese Roberto Cenati dice che «l’antisemitismo nel nostro paese c’è sempre stato», ma anche che «l’esplosione di nuovi casi, che stiamo registrando per esempio nelle università, è diventata esponenziale subito dopo il 7 ottobre». Intervistato dal Corriere della Sera, il presidente del Cdec Giorgio Sacerdoti ricorda l’eroismo dei soldati della Brigata Ebraica e dei numerosi partigiani ebrei d’Italia. Agirono, ricorda, «in diverse formazioni della Resistenza: nei gruppi socialisti, comunisti, azionisti».

Parlando con Repubblica, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano annuncia che oggi sarà al Museo storico della Liberazione di via Tasso in compagnia della senatrice di Fratelli d’Italia Ester Mieli «che ieri è stata oggetto di una vergognosa domanda da parte di un conduttore radiofonico della Rai, esponente dell’Usigrai, il quale le ha chiesto se fosse di religione ebraica». Il conduttore in questione, Giorgio Zanchini, sostiene con il Foglio di essere stato frainteso: «Sono terrorizzato adesso dal chiedere a un deputato se sia cattolico o meno. Mi vogliono impiccare. Ho sbagliato, ma non volevo certo denigrare qualcuno».

«Oggi esiste un fascismo strisciante in questo paese che non ha ancora fatto del tutto i conti con il passato», scrive Edith Bruck sulla Stampa. Secondo la Testimone della Shoah, che apre il suo intervento con un riferimento al caso Rai-Scurati, «non è possibile che “antifascista” sia ancora una parola proibita». Deturpato a Weimar il ritratto di Gilberto Salmoni, sopravvissuto anche lui allo sterminio. Commentando l’accaduto con La Stampa, Salmoni sottolinea che «basta guardarsi intorno e vedere il clima politico in cui viviamo per capire da dove nasce l’intolleranza».