DAI GIORNALI DI OGGI
Bokertov 17 maggio 2024

«L’Università resti libera. Mai chiudere al dialogo». È l’appello del presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenuto ieri in aula magna alla Sapienza. Mattarella, raccontano Corriere della Sera e Repubblica, si è soffermato sulle proteste studentesche per la guerra a Gaza. Ha ribadito «l’urgenza del cessate il fuoco», ma ha anche invitato gli studenti a denunciare «tutte le violazioni. Tutte, ovunque e sempre». Vale «per il popolo palestinese, per i ragazzi stuprati e uccisi mentre ascoltavano musica in un rave lo scorso 7 ottobre in Israele, per i bambini sgozzati quel giorno».

Diversi quotidiani riportano le parole del premier Benjamin Netanyahu sull’operazione a Rafah, definita «cruciale» per l’esito della guerra. Il Giornale segnala come negli ultimi giorni Tsahal abbia intensificato l’invio di truppe nell’area a Sud di Gaza. Intanto, prosegue il quotidiano, il Sud Africa si è nuovamente rivolto alla Corte internazionale di Giustizia dell’Aia, questa volta per provare a fermare la manovra israeliana a Rafah.

Sette mesi fa tutta la fascia a ridosso del confine libanese d’Israele è stata evacuata per ordine dell’esercito a causa degli attacchi di Hezbollah. Un fronte dimenticato, racconta a Repubblica uno dei sessantamila sfollati dalla zona. Alla comunità internazionale, spiega Sarit Zehavi, ex analista di intelligence e residente del nord d’Israele, si chiede «una soluzione definitiva per fermare l’arrivo di armi a Hezbollah. E al nostro esercito una migliore strategia: non chiedo una guerra aperta, ma dobbiamo agire».

Il Corriere della Sera definisce Netanyahu «distaccato dall’angoscia delle famiglie dei sequestrati», riportando le parole del premier all’emittente Cnbc: «Chi manifesta per chiedere la tregua immediata è come i facinorosi che protestano nei campus americani. Non rappresentano la maggioranza». I sondaggi tra gli israeliani, scrive il Corriere, «rivelano il contrario: oltre il 62 per cento ritiene che il ritorno a casa dei rapiti sia la priorità rispetto all’invasione di Rafah».

«L’operazione militare condotta da Hamas con decisione unilaterale lo scorso 7 ottobre ha fornito a Israele più pretesti e giustificazioni per attaccare le Striscia di Gaza». Così ha parlato Mahmoud Abbas davanti ai leader della Lega araba, riuniti ieri in Bahrein. «Una dichiarazione ambigua», scrive Libero. Il presidente dell’Anp, scrive il quotidiano, è «Sempre pronto con una mano a stringere quella del leader occidentale di turno che gli rende visita a Ramallah, mentre con l’altra incentiva il terrorismo su scala locale concedendo pensioni e vitalizi ai palestinesi della Cisgiordania che attacchino gli ebrei».

La Stampa intervista Daniella Weiss, ex sindaca di Kedumim, che «guida il movimento degli insediamenti ortodossi dal cuore della Cisgiordania». Al quotidiano Weiss afferma di guardare «la mattina appena sveglia la mappa di Gaza come sarà domani. Ricostruita seguendo i progetti degli architetti con cui collabora, accogliente, prospera, abitata dai coloni e possibilmente senza palestinesi».

Per il rabbino Pinchas Goldschmidt, presidente della Conferenza rabbinica europea, le violenze e minacce contro Israele e il mondo ebraico riemerse in Europa dopo il 7 ottobre rappresentano «un antisemitismo nuovo, perché politicamente corretto e parte del discorso mainstream. Per questo è molto pericoloso». Al Foglio Goldschmidt si dice molto preoccupato per l’atmosfera in Europa, ma esclude si tratti della fine della vita ebraica nel continente.

Manifestanti propalestinesi hanno interrotto una riunione del Cda dell’Università di Torino, chiedendo «il boicottaggio accademico totale di Israele». Il rettore Stefano Geuna ha replicato: «Tema già affrontato, il loro invito al confronto è strumentale».

È stata aperta un’indagine sull’aggressione a Gabriele Rubini, conosciuto come chef Rubio. Repubblica e Libero riportano le accuse di Rubini, che sui social ha sostenuto di essere stato aggredito da «ebrei sionisti terroristi». Un’uscita definita «istigazione all’odio» da alcune voci della comunità ebraica di Roma, segnalano i quotidiani.