DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 3 luglio 2024

«L’ho detto decine di volte, ma se serve lo ripeto: non c’è spazio, in Fratelli d’Italia, per posizioni razziste o antisemite, come non c’è spazio per i nostalgici dei totalitarismi del ‘900, o per qualsiasi manifestazione di stupido folklore». I partiti di destra «hanno fatto i conti con il passato e con il ventennio fascista già diversi decenni fa». Lo ha scritto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in una lettera inviata ai dirigenti del suo partito dopo l’inchiesta di Fanpage sui giovani di FdI su insulti antisemiti e saluti nazisti (Corriere e Giornale).

Secondo una ricostruzione di Stampa e Corriere, dopo aver valutato quali provvedimenti prendere contro i giovani di FdI coinvolti nell’inchiesta, Meloni e i vertici del partito hanno aperto all’acquisizione del video completo di Fanpage da parte della Commissione contro l’odio presieduta dalla senatrice a vita Liliana Segre. In una riunione nelle sede di governo, scrive La Stampa, «si è deciso anche di passare al contrattacco e quindi di indicare che i veri antisemiti si celano dietro a chi nega il diritto di Israele a difendersi e chi si dichiara ‘antisionista’. Quindi il messaggio che gli esponenti del partito hanno dovuto diffondere è: indagate pure su di noi, ma allargando lo sguardo vedrete che i veri nemici degli ebrei sono a sinistra».

«Giusto condannare e fare pulizia fino in fondo» commenta al Corriere della Sera il presidente della Comunità ebraica di Milano, Walker Meghnagi. Come Comunità ebraica vi sentite protetti da FdI?, chiede l’intervistatore. «Direi di sì, sia per quanto ha fatto in passato sia per quanto sta facendo ora», replica Meghnagi. «Ma non ci sentiamo in mani sicure solo con loro: anche con Tajani, Salvini o Calenda. E poi, per fortuna, abbiamo le migliori forze dell’ordine d’Europa». Poi aggiunge: «Vorrei sentire una parola di condanna da parte della sinistra per tutto quanto è successo negli ultimi 8 mesi: 1.100 manifestazioni pro-Pal; le aggressioni a Milano durante la parata del 25 Aprile… Dove sta il Pd?».

Contro ogni forma di antisemitismo e di odio, Roberto Jarach invita i giovani a visitare il Memoriale della Shoah di Milano di cui è presidente. Intervistato dal Foglio, Jarach spiega: «Il nostro lavoro mira a creare una generazione che acquisisca gli anticorpi il prima possibile, dalla quinta elementare».

Sulla lettera di Meloni interviene anche Massimo Franco sul Corriere, definendola «Una scelta significativa dopo l’errore iniziale», parlando dell’immediata «reazione istintiva e affrettata della premier di definire scorretta l’inchiesta di Fanpage». Dopo un plauso a Meloni per la presa di posizione, Franco aggiunge: «è doveroso aspettare per capire se quanto è emerso sarà utilizzato non solo per cancellare ma per convertire a valori più democratici una sottocultura antisemita evidentemente presente tra i giovani;(…) non solo a destra ma anche a sinistra». Secondo il direttore del Giornale Alessandro Sallusti la leader di FdI ha fatto il suo dovere, «ora tocca anche agli altri».

«Non c’è futuro per gli ebrei in Francia». «Ai giovani dico di andarsene. Non sappiamo chi ci odia di più». Sono i duri commenti del rabbino capo di Parigi, Moshe Sebbag al Jerusalem Post, ripresi dal Foglio. Molte famiglie ebraiche non possono pensare di votare per l’estrema destra del Rassemblement National, però anche «la sinistra è stata antisemita negli ultimi tempi».

Su Repubblica si fa un quadro di alcuni dei candidati di RN: «complottisti, razzisti, antisemiti e anti-islamici, negazionisti climatici e fan di quell’Oas che spargeva il terrore francese in Algeria». Diversi, scrive il quotidiano, sono ancora in corsa. Non Ludivine Daoudi di cui è emersa una foto con un berretto nazista, costretta a ritirarsi dalla sfida elettorale.

Il Regno Unito domani va alle urne e si prevede una larghissima vittoria per i laburisti (450 seggi su 650). Corriere e Repubblica raccontano chi è il leader Keir Starmer. «Ha riconquistato la comunità ebraica dopo le accuse di antisemitismo durante la gestione del predecessore Corbyn», spiega Repubblica. La moglie fa parte della Comunità ebraica londinese, scrive il Corriere. Per questo Starmer in un’intervista ha spiegato di voler stare con la famiglia la sera del venerdì: «dalle sei di pomeriggio non farò nulla di lavorativo qualunque cosa accada». Affermazione interpretata dagli avversari come un segno di pigrizia e così sono iniziati gli attacchi dei Tories. «Ennesima mossa sbagliata di una campagna elettorale da Paperino», commenta il Corriere, sottolineando l’inizio dello shabbat il venerdì sera.