DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 16 luglio 2024

«Un centimetro e il mondo sarebbe cambiato radicalmente», dice lo scrittore Jonathan Safran Foer in una intervista con il Corriere della Sera, commentando il tentato assassinio di Donald Trump. «Non credo che abbia già vinto, ma certo non potrebbe essere più su di così», sostiene l’autore di Ogni cosa è illuminata. «È stato un momento drammatico, lui appare davvero forte. E questo è un terribile contrasto con il modo in cui appare Biden, con la sua fragilità». Lo scrittore è tra quanti auspicano un suo passo indietro, pur ritenendolo «il miglior presidente» visto alla Casa Bianca.

In rete è intanto un proliferare di teorie complottiste. Tra gli altri Repubblica riporta che la setta QAnon si dice certa che a sparare a Trump sia stato «un terrorista antifascista», in combutta con il Mossad. Secondo una ricerca del Luiss Datalab con l’Italian Digital Media Observatory Ue, citata nell’articolo, mai nella storia «un singolo evento ha scatenato tali masse di disinformazione, capaci di rivaleggiare, per mole e penetrazione online, con le fonti tradizionali». Tra lobby ebraica e Deep State, «aleggiano sui social le teorie del complotto e della messa in scena» (La Stampa).

Annullato un evento “pro Palestina” in programma oggi alla Camera, con la partecipazione prevista di esponenti del Pd, del M5S e alcune associazioni. Lo stop, racconta il Corriere, «è arrivato dopo che FdI aveva attaccato duramente gli organizzatori, perché tra i relatori del convegno c’era l’avvocato Nicola Quatrano, che nei mesi scorsi aveva postato contenuti antisemiti a corredo di una foto della senatrice a vita Liliana Segre».

Israele ha individuato altri cento dipendenti dell’Unrwa affiliati ad Hamas, chiedendone il licenziamento. In una lettera inviata al capo dell’agenzia Philippe Lazzarini, viene specificato che si tratta «solo di “una frazione” del numero reale di membri dell’organizzazione terroristica» (Il Foglio).

In una lettera aperta al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, pubblicata su La Verità, il giornalista Magdi Cristiano Allam dice di temere per la sua vita dopo le attenzioni riservategli da un imam di Bologna che in alcuni sermoni lo ha accusato di essere un «nemico dell’islam» e un «collaborazionista di Israele».

Ieri la torcia olimpica è passata tra le mani di Léon Lewkowicz, ex campione di sollevamento pesi sopravvissuto alla Shoah (Corriere dello Sport).