LA SPIGOLATURA – Roberto Jona: Le fonti d’acqua dal nome “sbagliato”

Mekorot è la compagnia che si occupa dell’acqua in Israele, Il suo nome, in ebraico, significa fonti oppure sorgenti. Nome quanto mai appropriato per una compagnia che si occupa di approvvigionamento d’acqua a livello nazionale. Un’interessante opera, di Seth Siegel, Let there be water, che nel suo titolo riprende la traduzione inglese del versetto 9 di Bereshit (Genesi, creazione dell’acqua), racconta la storia comica dell’ origine del nome della compagnia.
Assecondando l’uso dei primi pionieri in Terra di Israele di cercare un’origine biblica per qualunque impresa che sviluppavano (in tempi moderni), un componente del Consiglio di amministrazione della Compagnia trovò un versetto dei Salmi (93:4) che recita: «La voce (Mekolot) del Signore è più grande delle acque». Inavvertitamente trascrisse erroneamente la parola in Mekorot. Inizialmente nessuno si accorse dell’errore e visto il significato di fonte (o sorgente) il nome piacque e apparve quanto mai appropriato per la compagnia che si occupava di cercare fonti di acqua per il nascente Yishuv ebraico nella Palestina mandataria. Dopo qualche tempo un altro membro del Consiglio di Amministrazione (più dotto) scoprì l’errore lessicale in cui erano incorsi i suoi colleghi, ma oramai il nome era entrato in uso. E così ancora oggi, a oltre un secolo di distanza, il nome “errato”, ma glorioso resta, con successo crescente.

Roberto Jona, agronomo