DAFDAF ESTATE – La morà Dafdafà
Come abbiamo ricordato la settimana scorsa, la seconda estate di DafDaf, nel 2012, era stata dedicata agli elementi: aria, acqua e terra. Contenuti estivi, una nuova testata ancor più “leggera”, sempre disegnata da Paolo Bacilieri e colorata da Viola Sgarbi, per pagine giocosi, adatte al caldo e alle lunghe giornate estive.
Gli elementi in copertina, disegnati da Luisa Valenti, tornavano poi in tutte le rubriche. In quell’estate Nedelia Tedeschi, che era stata l’anima e il cuore de Il giornale PER NOI, si era trasformata nella Morà Dafdafà, pronta a spiegare, intrattenere ed educare con leggerezza e allegria, i suoi giovani lettori.
Per l’acqua aveva preparato un testo e una filastrocca, che oggi vi riproponiamo.
Buona lettura!
a.t.
La mora Dafdafa: un’estate fresca come l’acqua
Agosto, che sete, ragazzi! E io vi devo parlare proprio dell’acqua. L’acqua, lo sapete, è uno degli elementi indispensabili per la nostra vita. Pensate che fu creata il terzo giorno, e solo dopo il terzo giorno poterono essere creati e vivere le piante e gli animali e gli esseri umani. Oggi voi, per procurarvi acqua, basta che apriate il rubinetto di casa. Ma nell’antichità non era così. Soprattutto nei luoghi desertici bisognava trovare un pozzo magari molto lontano, attingere il prezioso liquido con un recipiente, ed anche pensare a dissetare le greggi. I pozzi erano diventati luoghi d’incontro, di socialità, dove potevano nascere anche grandi amori. Isacco, ad esempio, tramite un fedele servo di suo padre, proprio presso un pozzo trovò la sua futura sposa Rebecca (parashah di Chajjè – Sarà). E Giacobbe e Rachele dove si incontrarono la prima volta? Anche loro presso un pozzo (parashah di Va-jetzè). Non si può poi dimenticare il diluvio universale. Quanta acqua, ragazzi! I mari si innalzarono e coprirono la terra. Come certo saprete Noè costruì un’arca e vi fece entrare, sempre secondo le istruzioni del Signore, oltre alla propria famiglia una coppia di tutti gli animali.
Ma… ci avete mai pensato? I pesci non salirono affatto sull’arca, perché in acqua ci stavano benissimo. Io sono venuta a conoscenza di quello che pensava un pesciolino dell’epoca, un vero contestatore. Ve lo racconto nella prossima pagina.
Il pesciolino contestatore
C’era una volta
un pesciolino
molto curioso
e birichino
che sempre andava
di qua e di là
per ascoltare
le novità.
Un giorno, udite,
miei bimbi cari,
seppe che presto,
su terre e mari
un gran diluvio,
destino avverso,
tutte le terre
avrebbe sommerso!
Vide Noè,
gran buon vecchietto,
farsi un battello
chiuso e protetto;
vide animali
messi a coppietta
entrar nell’acqua
in tutta fretta.
Il pesciolino
molto agitato
chiamò a raccolta
il comitato:
“Compagni pesci
che in mare state,
dentro a quell’arca
no, non entrate!
Stiamo nell’acqua!
Se l’acqua cresce
che c’è di meglio
per un buon pesce?”
E così i pesci
si ribellarono
e dentro l’arca giammai entrarono.
Nedelia Tedeschi