DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 31 luglio 2024

Mentre sono ancora da valutare le conseguenze a livello regionale dell’uccisione a Teheran del leader di Hamas Ismail Haniyeh, sui giornali oggi in edicola addetti ai lavori e opinionisti si interrogano sulla possibile guerra tra Israele ed Hezbollah in Libano. Anche alla luce dell’eliminazione a Beirut di Fouad Shukr, uno dei capi del “Partito di Dio”, in un’azione rivendicata da Israele. L’attenzione della stampa italiana resta in generale molto alta, anche per via della presenza del contingente Unifil nel sud del Libano. In arrivo, in supporto, 500 uomini della brigata Sassari.

La guerra è ormai inevitabile. Così almeno la pensa Gilles Kepel. «Netanyahu è tornato dal suo viaggio a Washington più determinato che mai», dice al Corriere della Sera l’illustre politologo, secondo cui il leader israeliano «sa di avere una breve parentesi di tempo per poter attaccare» e conseguire su quel fronte «una vittoria netta» indispensabile «per salvare la sua carriera politica pregiudicata dal terribile fallimento del 7 ottobre». Per Kepel, Netanyahu «finge» di occuparsi degli ostaggi, «ma in realtà lavora per uccidere Yahya Sinwar e i massimi leader del gruppo islamico».

Israele ritiene Shukr responsabile della strage di bambini drusi nel villaggio di Majdal Shams. Il suo “curriculum” terroristico è però di lunga data. Come ricorda Repubblica, Shukr «è l’uomo della strage di Beirut, il bombarolo di Hezbollah che insieme ad altri comandanti libanesi pianificò gli attentati del 23 ottobre 1983: cinque tonnellate di esplosivo nella caserma dei Marines che uccisero 241 militari americani, ferendone 128».

Sullo sfondo resta l’Iran, grande burattinaio del terrore. Ieri il nuovo presidente, il riformista Masout Pezeshkian, ha giurato. È lui «l’ultima illusione» di un Occidente che «fa finta di non sapere che a comandare è la Guida Suprema Khamenei, che consolida l’alleanza con Cina e Russia, incontra il leader di Hamas, spinge sul nucleare e combatte Israele per procura» (Domenico Quirico, La Stampa).

«Continuo a credere che Israele abbia diritto a difendersi ma debba farlo nelle more del diritto internazionale», dichiara la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno in un colloquio con il Foglio. «Però non c’è dubbio che i suoi nemici coincidono nella storia con i nemici della democrazia e del diritto. L’Iran è uno di questi».

«Una modesta proposta: clonare subito Sacha Baron Cohen o quantomeno far girare il più possibile le sue idee, condividere i suoi punti di vista, prestare attenzione assoluta alle sue denunce». Lo si legge sul Foglio, che racconta dell’impegno dell’attore contro l’antisemitismo.

Vari giornali riferiscono del provvedimento d’urgenza adottato del Tribunale di Roma contro Chef Rubio, avviato su iniziativa dell’Ucei. «Messaggi antisemiti, condannato chef Rubio», titola il Corriere. Così Libero: «Chef Rubio deve rimuovere tutti i suoi post antisemiti».