DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 5 agosto 2024

«Allarme degli 007. Attacco vicino. L’ansia d’Israele», titola il Corriere della Sera. «Israele aspetta l’attacco, italiani in fuga dal Libano», il titolo in prima di Repubblica. «L’Iran pronto ad attaccare. Un bunker per Netanyahu», l’apertura de La Stampa. «Israele, il lunedì del terrore: È il giorno dell’attacco», quello del Giornale. Titoli che raccontano la preoccupazione per l’attesa israeliana di un attacco iraniano in risposta all’eliminazione del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran.

«Una vendetta annunciata da giorni», sottolinea il Messaggero, parlando della possibile offensiva iraniana. L’ipotesi più probabile è un «attacco di combinato costituito da missili di precisione, sciami di Uav e razzi contro Israele», spiega il Corriere. Nelle stesse pagine, riprendendo la stampa del Kuwait, si parla di un incontro segreto a Teheran di funzionari Usa per chiedere al regime di evitare un attacco allo stato ebraico. In cambio, Washington avrebbe proposto la cancellazioni di alcune sanzioni. «Umiliato e spaventato Khamenei ora vuole ferire (puntando sulla sorpresa)», sottolinea sempre il Corriere, parlando della guida suprema iraniana.

«Contro di noi un anello di terrore su sette fronti. Ma risponderemo a tutti», ha avvertito il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui, riportano Repubblica e Stampa, i servizi segreti israeliani hanno predisposto un bunker «dotato di capacità di comando e controllo ed è collegato al quartier generale del ministero della Difesa a Tel Aviv». Intanto i rapporti tra Netanyahu e il presidente Usa Joe Biden sarebbero sempre più tesi. «Mi prende in giro sui negoziati, pessimo il tempismo nell’uccisione di Haniyeh», le dichiarazioni di Biden riportate da La Stampa.

Per il Giornale c’è un silenzio preoccupante da parte dell’Occidente sulla guerra dichiarata «dall’asse del male», ovvero dall’Iran e i suoi alleati.

Sono circa tremila i civili italiani attualmente in Libano. Nelle ultime settimane il loro numero si è ridotto ma per chi rimane è scattato l’allarme, racconta Repubblica. C’è il rischio di una guerra regionale e gli scontri negli ultimi giorni si sono già intensificati. Il ministro degli Esteri Tajani ha invitato «gli italiani che soggiornano temporaneamente in Libano a non recarsi assolutamente nel Sud del Paese e a rientrare in Italia con voli commerciali il più presto possibile; e i turisti italiani a non recarsi in Libano».

La famiglia Sinwar punta al controllo assoluto di Gaza e del gruppo terroristico di Hamas, scrive La Stampa. «Se Yahya guida la parte “politica” di Hamas, suo fratello minore Mohammed dovrebbe essere il naturale sostituto di Mohammed Deif, ucciso da un attacco israeliano il 13 luglio, per l’ala militare». Secondo il Messaggero Hamas si starebbe spaccando sul nome del successore di Haniyeh. Sinwar si oppone a Khaled Meshaal, cofondatore del gruppo terroristico, perché considerato poco legato all’Iran e Siria.

Dalle Olimpiadi arrivano notizie positive per Israele. Il record di quattro medaglie di Tokyo 2020 è già stato superato: un oro, quattro argenti e un bronzo, il bottino fin qui ottenuto dalla delegazione israeliana (Repubblica).

Una lettrice del Corriere segnala come la cantante israeliana Noa – intervistata oggi dal Fatto Quotidiano – sia stata contestata a Venezia da manifestanti propalestinesi nonostante le sue note posizioni pacifiste. In quelle contestazioni, replica il direttore del Corriere Luciano Fontana: «C’è la negazione del diritto di Israele di esistere, anzi la volontà di cancellare lo Stato ebraico dalla faccia della terra. E infine c’è un antisemitismo ricorrente che vuole colpire gli ebrei in quanto ebrei. Per questa ragione che l’ebreo sia pacifista è una caratteristica che non cambia nulla». Sempre sul Corriere Paolo Giordano racconta la storia di tre sorelle fuggite da Gaza, con cui ha dialogato online grazie a un israeliano che vive in Italia.

Il Corriere Milano intervista Davide Romano, direttore del locale Museo della Brigata ebraica, che afferma di temere «violenze contro gli ebrei continueranno» anche a guerra finita. «Come se il vaso di Pandora si sia aperto».