GAZA – Israele denuncia silenzio Unrwa sulle “scuole del terrore”
In precedenza il complesso ospitava la scuola Salah al-Din a Gaza City. Hamas ha trasformato la struttura in uno suo centro di comando, «da dove pianificava ed eseguiva attacchi contro l’esercito e lo stato d’Israele». Per questo, ha reso noto Tsahal, il complesso è stato attaccato nelle scorse ore. Prima di colpire, «sono state adottate numerose misure per mitigare il rischio di danneggiare la popolazione civile», ha spiegato l’esercito in una nota. La presenza di terroristi in scuole a Gaza è stata più volte denunciata da Israele. «Hamas viola sistematicamente il diritto internazionale e opera dall’interno di infrastrutture e rifugi civili nella Striscia di Gaza, sfruttando brutalmente la popolazione per le sue attività terroristiche», ha ribadito Tsahal dopo l’operazione nella scuola Salah al-Din. La struttura in precedenza era sotto la gestione dell’Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, che ha condannato il raid israeliano. «Ancora una volta sembra vogliate ingannare il mondo», ha replicato il portavoce di Tsahal Nadav Shoshani, denunciando il silenzio dell’Unrwa sull’uso di Hamas della scuola come centro terroristico. «Perché non menzionate questo fatto?».
Nei mesi passati altre strutture scolastiche sono state al centro di operazioni militari. Nella sola Gaza City, le scuole Hassan Salame, Nasser e al Tabin. Quest’ultima, colpita a inizio agosto, era una base operativa sia di Hamas sia del movimento Jihad islamica. Almeno una ventina di terroristi dei due movimenti sono stati eliminati nell’attacco di Tsahal, ha dichiarato Shoshani, invitando i media internazionali ad «agire con cautela nei confronti delle informazioni rilasciate dalle fonti di Hamas, che si sono dimostrate decisamente inaffidabili». Il riferimento era ai numeri dati dal ministero della Salute di Gaza secondo cui almeno 70 palestinesi erano morti nel raid.