DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 6 settembre 2024

I portavoce della Casa Bianca hanno comunicato che Hamas sta ostacolando l’intesa per un cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi, chiedendo ben più dei 150 ergastolani da liberare in cambio del rilascio di cinque soldatesse. Per il resto, riporta il Corriere della Sera, «i fondamentalisti restano rigidi nella richiesta di un ritiro immediato delle truppe», mentre i negoziatori starebbero lavorando a un compromesso «per riuscire a spianare la questione del Corridoio Filadelfia, al confine con l’Egitto, su cui Netanyahu vuole mantenere il controllo».

Le istituzioni potrebbero impedire la manifestazione dei Giovani Palestinesi sotto lo slogan «Il 7 ottobre 2023 è la data di una rivoluzione», convocata a Roma per il 5 ottobre. «La questione sarà affrontata nei prossimi giorni dal Viminale con una riunione ad hoc», riferisce Repubblica, segnalando nel merito la posizione del presidente della Comunità ebraica Victor Fadlun. «È una provocazione moralmente e civilmente inaccettabile», ha denunciato Fadlun. Su Libero, Daniele Capezzone accusa: «Troppi imbarazzati silenzi» a sinistra sull’iniziativa.

«C’è un filo conduttore che unisce il male di ieri a quello di oggi», scrive il Foglio sullo sventato attentato anti-israeliano di Monaco di Baviera, nel 52esimo anniversario della strage perpetrata da Settembre Nero. «Laici o islamici, siriani, palestinesi o afghani, gli odiatori dell’occidente odiano gli ebrei».
«Nessuno comprende davvero il dolore degli altri», sostiene Gabriele Segre sulla Stampa, in un editoriale che parte dal 7 ottobre, dal rapimento degli ostaggi e dalla guerra a Gaza. «È questo in fondo il tratto più tragico della nostra epoca».

Intervistato dal Venerdì di Repubblica, lo storico Vincent Lemire presenta la sua Storia di Gerusalemme a fumetti realizzata con il disegnatore Christophe Gaultier, in libreria da martedì con Einaudi Stile Libero. Dichiara lo studioso: «Volevo scrivere un libro per tutti i lettori, grandi e piccoli, credenti e non credenti, provenienti da culture cristiana, ebraica o musulmana, e i fumetti sono lo strumento ideale, perché offrono una lettura rassicurante, confortante, senza intimidire».

Recenti fatti di cronaca hanno riportato d’attualità la minaccia dell’Isis. Una Jihad «fatta da volontari sparpagliati che prima di lanciare gli attacchi mandano allo Stato islamico video nei quali giurano fedeltà», spiega Repubblica. Non fanno parte dello Stato islamico, «ma ne diventano parte quando cominciano a uccidere».