DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 10 settembre 2024

Prima dell’inizio del match di Nations League, vinto dall’Italia per 2 a 1, un gruppo di tifosi azzurri ha voltato le spalle al momento dell’esecuzione dell’inno israeliano. «Circa 400 i tifosi italiani presenti alla Bozsik Arena e 50 di loro hanno pensato bene di farsi riconoscere», scrive la Gazzetta dello Sport. «Vergogna ultrà», titola Repubblica. Per il Giornale è stata «una protesta idiota, di peso scarsissimo ma di immediata visibilità».

In un intervento sul Corriere della Sera, lo scrittore israeliano Assaf Gavron riflette sulle violenze dei “coloni” in Cisgiordania. «Per me l’idea di una superiorità ebraica è rivoltante e ignobile», scrive Gavron, perché «si basa su un presupposto ideologico razzista, inaccettabile quanto tutti i razzismi». Le sue manifestazioni, aggiunge, «rappresentano non solo una violazione della legge e dell’ordine, ma anche la premessa per un’anarchia teologica».

Repubblica presenta Solitudine d’Israele, il nuovo saggio di Bernard-Henri Lévy. Il volume, si legge, «investe l’intero pianeta colpevole del negazionismo quasi universale che ha accolto il ritorno del male assoluto esploso il 7 ottobre». Il Foglio parla invece di Nel nome di Dreyfus di Clotilde Bertoni, sul celebre Affaire, definito «un episodio decisivo nella storia delle democrazie moderne e del ruolo in esse giocato dall’opinione pubblica».

Giordania al voto. Secondo le previsioni è atteso «un importante risultato per il Fronte d’azione islamico (Iaf), l’ala politica della Fratellanza musulmana, il più grande partito di opposizione, in un paese dove quasi il 70% della popolazione giustifica il massacro del sette ottobre» (La Stampa)

La redazione torinese di Repubblica porta l’attenzione sulla Giornata Europea della Cultura Ebraica di domenica prossima, in cui Torino sarà città capofila per l’Italia. Una scelta non casuale, viene spiegato, «poiché ricorrono i 600 anni dalla nascita della comunità ebraica».

È in uscita in inglese la traduzione di Un canto salverà il mondo, libro in cui il pianista Francesco Lotoro racconta i suoi oltre trent’anni di ricerche dedicate alla musica concentrazionaria. L’autore ne parla in una intervista con il Corriere del Mezzogiorno.