DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 16 settembre 2024
Sui quotidiani diversi resoconti della Giornata Europea della Cultura Ebraica celebrata domenica in Italia. Un appuntamento aperto a Torino, città capofila di questa 25esima edizione, dal messaggio del Capo dello Stato Sergio Mattarella, ricorda La Stampa, che poi richiama le parole della presidente Ucei Noemi Di Segni e del presidente della Comunità ebraica torinese Dario Disegni. «Per noi la cultura e la conoscenza sono il presupposto per arginare fenomeni di odio, sospetto e antisemitismo», ha sottolineato la presidente Ucei. Da Milano, racconta Repubblica, il rabbino capo Alfonso Arbib ha lanciato un allarme: «L’odio contro gli ebrei è antico e non è finito».
In Israele ci si interroga sul significato dell’ultima offensiva dei ribelli yemeniti huthi, con il lancio ieri di un missile che ha superato le difese israeliane ed è caduto, senza causare vittime, nel centro del paese. Un’azione che rappresenta «una escalation, un test o un colpo di avvertimento?», si chiede la Stampa, spiegando come non ci siano ancora risposte. Il primo ministro Benjamin Netanyahu intanto, sottolinea il Giornale, ha avvertito il gruppo terroristico sostenuto dall’Iran: «Pagherete un caro prezzo».
Sempre il Giornale descrive Netanyahu come davanti a un dilemma: attaccare subito Hezbollah in Libano, sempre più il nuovo fronte del conflitto (solo ieri i terroristi libanesi hanno sparato una quarantina di razzi contro il nord d’Israele), o concentrarsi prima sull’economia. Stando ai dati pubblicati ai primi di settembre dall’Ocse, spiega il quotidiano, «gli undici mesi di guerra con Hamas hanno provocato una brusca contrazione del Pil con una caduta del 4,1% nei mesi successivi al 7 ottobre e un’ulteriore discesa dell’1,1% e dell’1,4% nei primi due quadrimestri di quest’anno». Di economia scrive anche la Stampa, riportando l’allarme Onu sulla situazione palestinese: «Gaza e Cisgiordania sono in ginocchio».
Usa e Regno Unito temono che Russia e Iran stiano cooperando in ambito nucleare, affinché Teheran raggiunga l’obiettivo della bomba atomica, riporta Repubblica. «Ciò in cambio della recente fornitura a Mosca, da parte di Teheran, dei missili balistici Fath-360, con un raggio di 120 chilometri, da utilizzare nella guerra in Ucraina».
«Il 7 ottobre è uno spartiacque tra l’odio di prima e quello, globale, di adesso», scrive sul Foglio Daniela Santus. Dopo il 7 ottobre, denuncia Santus, «Le piazze si sono riempite in favore di Hamas. Palestina dal fiume al mare, gridano, chiedendo l’eliminazione dello stato ebraico e dei suoi abitanti ebrei».
Il Foglio pubblica la riflessione dello scrittore francese Christian Authier sulla Revue des Deux Mondes in cui si denuncia l’antisemitismo islamista in Francia e la cecità di una parte del mondo antirazzista. Sempre il Foglio traduce l’intervento del romanziere olandese Leon de Winter sulla Neue Zürcher Zeitung dedicato alla strategia del capo di Hamas, Yahya Sinwar. «Ha trovato l’arma con cui può sconfiggere gli ebrei e manipolare il mondo: la morte dei suoi stessi connazionali», scrive de Winter.