DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 17 settembre 2024

Sarebbe ormai imminente il “licenziamento” del ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant da parte del premier Benjamin Netanyahu.
«II fronte libanese spacca il governo israeliano», scrive tra gli altri il Giornale, nel ricostruire le ragioni del nuovo scontro interno all’esecutivo. «Gallant, infatti, si starebbe opponendo all’avvio di una grande operazione militare contro il Libano in questo momento, mentre alcuni vertici delle Forze di difesa israeliane spingerebbero per un’offensiva di terra». Netanyahu «vorrebbe un’invasione di terra e un’operazione vasta su molte aree del Paese», riporta anche il Sole 24 Ore. Gallant dal suo canto «sarebbe contrario ad azioni così estese». Per il Corriere della Sera la vera partita, il vero oggetto del contendere, non è tanto Hezbollah ma piuttosto «la legge per l’esenzione dal servizio obbligatorio nell’esercito di molti studenti delle scuole religiose». Nel merito Gallant «è contrario, i partiti ultraortodossi minacciano di andarsene, il premier non vuol perdere la coalizione e il potere».

Al via una nuova missione di Amos Hochstein, l’inviato Usa in Medio Oriente. Il Corriere lo definisce un «tentativo, sempre più disperato, di evitare che il conflitto “a bassa intensità” tra gli Hezbollah filoiraniani che occupano il Sud del Libano e lo Stato ebraico si trasformi in guerra aperta».

Sul Foglio, con l’occasione della Festa internazionale della democrazia appena celebrata, si fa il punto sullo stato dell’arte alle Nazioni Unite. «Soltanto 84 dei 193 stati membri dell’Onu sono democrazie», si legge. Una sola si trova in Medio Oriente, Israele, ed è «l’ossessione del Palazzo di Vetro».

Il Comune di Napoli revochi il patrocinio dal concerto Life for Gaza in programma nei prossimi giorni in città. Lo chiede sul Riformista l’avvocato Iuri Maria Prado, che definisce inopportuna la decisione dell’amministrazione comunale di sostenere tale iniziativa.

Il Corriere della Sera presenta Una luce nella notte di Roma, libro di Jesús Sánchez Adalid che parla del coraggio del medico Giovanni Borromeo al tempo delle persecuzioni nazifasciste. Sua l’invenzione di un morbo fittizio, il morbo di K, che tenne lontani gli aguzzini dagli ebrei nascosti all’ospedale Fatebenefratelli. Nel 2004 Borromeo è stato proclamato “Giusto tra le Nazioni” dallo Yad Vashem.