DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 25 settembre 2024

Nei raid israeliani in Libano è rimasto ucciso un altro leader di Hezbollah, il comandante della forza missilistica Ibrahim Qubaisi. «La catena di comando dell’organizzazione libanese è stata mutilata», scrive tra gli altri Repubblica. Vari giornali si interrogano su dove sia il bersaglio numero uno Hassan Nasrallah, il capo del “Partito di Dio”, che continua a lanciare missili contro il nord e il centro di Israele. Per il Corriere della Sera, «la serie di omicidi mirati ha accresciuto la “solitudine” del leader in uno dei momenti più difficili della lunga storia del movimento sciita». Nel Paese dei Cedri è ormai “psicosi” cerca-persone, riporta Il Giornale: «La gente ha paura delle esplosioni e getta via i cellulari». Per la Ue, sostiene il Foglio, è giunta l’ora di mettere al bando «tutta l’organizzazione terroristica» di Hezbollah e non soltanto la sua ala militare.

Intervenendo all’Assemblea Generale dell’Onu, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha nuovamente paragonato il premier israeliano Benjamin Netanyahu al dittatore nazista Adolf Hitler (lo fece già nel 2018) e invocato «una nuova alleanza dell’umanità» come quella di 80 anni fa. Ancora una volta Erdogan ha usato «il palco dell’Onu e le crisi in corso per ergersi a paladino del mondo musulmano» (Repubblica).

In una lettera aperta al presidente della Comunità ebraica romana Victor Fadlun, pubblicata dal Foglio, il leader dei Cinquestelle ed ex premier Giuseppe Conte sostiene che «il terreno più fertile per l’antisemitismo è nell’odio e nella disperazione generati dalla disumana reazione del governo estremista di Israele». Le sue considerazioni sono stigmatizzate in un successivo commento del direttore del quotidiano Claudio Cerasa.

Libero e Tempo pubblicano degli estratti da Occidente noi e loro. Contro la resa a dittatori e islamisti, il nuovo libro di Daniele Capezzone, con riferimenti al 7 ottobre, alla «atroce azione di Hamas» contro civili israeliani e all’appello «tramite Al Jazeera alla jihad globale, che in una forma o nell’altra è stata raccolta da qualche soggetto in giro per l’Europa».

Si è riacceso lo scontro al Politecnico di Torino tra i vertici dell’ateneo e gli attivisti “Free Palestine”, riferisce la redazione locale del Corriere. Motivo del diverbio è la decisione della Procura di mettere i sigilli «all’auletta occupata diventata presidio permanente della lotta contro Israele».