SHIRIM – Dialoghi con cortecce d’albero (Celan)
Dialoghi con cortecce d’albero. Tu
scorzati, vieni
scorzami dalla mia parola.
Per quanto sia tardi, così
nudi e vicini al coltello vogliamo
essere.
Versi di Paul Celan, dalla raccolta Die Gedichte aus dem Nachlaß (Poesie inedite 1948-1969) nella traduzione in italiano a cura di Elisa Biagini.
Corteccia quale silvestre ancoraggio atto a proteggere il comunicare tra esseri umani dalla lama cruciale delle parole.
Lo scudo silvano trasfigura gli uomini rendendoli simili ad alberi.
Saranno allora in grado di comprendersi senza fare uso del linguaggio verbale, ma per il tramite di radici profonde, inabissate nella terra comune, di scambiarsi doni autentici di nutrimento, di cura, usando un alfabeto mistico, lavato da ogni fraintendersi, che parlerà senza indugi alla linfa vitale, al sangue. Un linguaggio amorfo, vegetale, vivo di parole non nate ma pulsanti, sepolte nelle profondità della terra.
Finirà, quest’ardente parlarsi, per scavare ancor più dentro l’anima, divenire ben più tagliante delle umane parole, spazzate via come monche armi giocattolo?
La nudità, il coltello paiono suggerire una risposta.
Shirim è a cura di Mariateresa Amabile, poetessa e docente di Diritti Antichi all’Università di Salerno