SHIRIM – Lamento di Be’eri (Yigal Harush)
Proponiamo per Shirim uno struggente testo di Yigal Harush nella traduzione in italiano a cura di Jonathan Sierra. Oggi più di sempre invochiamo la vicinanza della poesia affinché pronunci le parole inghiottite, le parole innominabili che vedemmo comporsi e dileguarsi innanzi ai nostri occhi e che ci scagliarono, inermi, nella notte sconfinata.
Possano i versi straziati del Lamento di Be’eri piangere con noi in memoria di ciò che accadde il 7 ottobre 2023.
Am Israel chai.
Lamento di Be’eri
Come Be’eri è diventata la mia tomba
E il giorno della mia luce è diventato nero
E tutto il frutto è stato distrutto e il mio canto si è trasformato
Il mio occhio versa acqua dalla profondità del mio dolore
Come la Torah stabilita e ordinata
E tutto il suo splendore non è stato d’aiuto
E nel giorno del suo splendore la mia Immagine è stata distrutta
Il mio occhio versa acqua dalla profondità del mio dolore
Come Israele nel giorno in cui ha invocato Dio
E ha chiesto la vita e ha trovato tumulto
Anziano e bambino rotolano nel sangue
E la sua festa è stata profanata da un nemico crudele
Il mio occhio versa acqua dalla profondità del mio dolore
Come madri e bambini e ragazze
Sono state condotte in prigionia come nei giorni delle persecuzioni
E le recinzioni del gregge dei giusti sono state infrante
E le danze sono cessate come le melodie dei poeti
Il mio occhio versa acqua dalla profondità del mio dolore
E come posso stupirmi Creatore dell’alto
Fino a quando un popolo rimarrà in tumulto?
Fino a quando l’alto sarà abbassato al suolo?
E ora, alzati per accendere la mia luce
E con l’occhio della tua misericordia guarisci la mia ferita
E il mio occhio che versa acqua disseterà Be’eri.
Shirim è a cura di Mariateresa Amabile, poetessa e docente di Diritti Antichi all’Università di Salerno
(Nell’immagine, una casa distrutta dopo il 7 ottobre nel kibbutz Be’eri)