DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 31 ottobre 2024
Proseguono i colloqui per una possibile tregua in Libano. Nel piano in discussione, riporta il Corriere della Sera, «la maggior parte delle truppe israeliane si ritirerebbe, lasciando sul territorio per due mesi solo alcuni contingenti, mentre Hezbollah abbandonerebbe l’area a sud del fiume Litani e s’allontanerebbe da Metulla». Nel contempo «arriverebbero 5-10mila soldati libanesi a pattugliare il confine» e Unifil «verrebbe rafforzata coi contingenti francesi, inglesi e tedeschi». In tema Il Sole 24 Ore intervista Samir Geagea, leader cristiano maronita delle Forze Libanesi, il primo partito del Paese dei Cedri. «Hezbollah può restare un partito politico», sostiene Geagea. «Ma deve smantellare la sua milizia. E interrompere la cooperazione militare con l’Iran». Dal suo canto il governo di Roma sta provvedendo a revocare la cittadinanza italiana acquisita da cinque miliziani del “Partito di Dio”, ha annunciato ieri a Padova il ministro degli Esteri Antonio Tajani. La revoca è stata introdotta dal primo decreto legge sicurezza e riguarda il caso in cui si commettano «gravi reati per finalità di terrorismo o di eversione dell’ordinamento costituzionale» (Il Giornale).
«La democrazia europea occidentale non è nata da un referendum popolare o da un’assemblea di illuminati legislatori. È nata, se vogliamo stare ai fatti, dalla vittoria riportata dai “buoni” contro i “cattivi” in una guerra terribile in cui il maggior numero dei morti non si è verificato tra i soldati ma tra i civili», ricorda sul Corriere lo storico Ernesto Galli della Loggia. «Si, tra i civili: precisamente come oggi sta accadendo a Gaza e dintorni».
Nella delegazione che ha accompagnato il presidente francese Emmanuel Macron in Marocco c’era anche il comico Yassine Belattar. Per il Foglio si tratta di un «individuo infrequentabile» anche in quanto «habitué delle provocazioni antisemite». E quindi invitarlo è stato «un errore». Il Foglio parla anche di una censura cui è stato sottoposto su una pubblicazione americana il nuovo libro di Bernard-Henri Lévy, La solitudine di Israele.
Sul Giornale Fiamma Nirenstein sostiene che sui canali televisivi italiani sia dilagante la «israelofobia». La giornalista cita tra gli altri il programma Report, che per domenica prossima ha annunciato un approfondimento su Israele come «laboratorio politico dell’estrema destra internazionale».
Il presidente della Comunità ebraica milanese Walker Meghnagi ha chiesto che il suo nome non venga preso in considerazione per l’Ambrogino d’oro, la massima onorificenza cittadina. «Rinuncio alla candidatura per non creare divisioni all’interno del Consiglio comunale», afferma in una intervista con il Giorno. «Negli anni si è costruito un bel rapporto, bipartisan, e io non lo voglio incrinare. La mia scelta è un messaggio di pace».
È in libreria Primo Levi e i suoi compagni (ed. Donzelli), l’ultimo libro dello storico Sergio Luzzatto. Ne scrive il Corriere della Sera.